Giovedì, 25 luglio 2013 @09:05
"A volte la sua vita le sembrava un errore, niente di drammatico, un semplice sbaglio, come se a un incrocio avesse dovuto proseguire e fosse entrata lentamente nel posto sbagliato, nella città sbagliata, nello Stato sbagliato; come se avesse riportato gli occhi sul libro che stava leggendo dopo aver guardato fuori dalla finestra, e avesse scoperto che qualcuno aveva voltato pagina".
(Cathleen Schine)
Ma non lasciare che qualcun altro scriva il libro della tua vita…
No, non penso che ci sia miglior augurio di questo: è anche un viatico per quest’estate. La frase di oggi, tratta dal romanzo "Tutto da capo" (Mondadori), è anche il mio #spillo di oggi sul nuovo numero di Gioia in edicola (ma di Cathleen Schine qualcuno si ricorda il romantico, lieve bestseller di più di dieci anni fa, "La lettera d’amore", Adelphi?).
Da domani i Buongiorno vanno in vacanza. Per me saranno isole e mare, e tempo per leggere, scrivere e cercare… nuovi Buongiorno. Intanto mi potete trovare ogni giovedì su Gioia; ma anche su Elle Decor (questo mese un intero reportage su "acqua", tuffandoci in architetture, suggestioni e design) e su D di Repubblica. E poi, ovviamente, mi trovate nei miei libri.
Buona estate! Buone isole (anche se rimanete in città, perché anche la città è un'isola, d'estate) e buone ispirazioni per il libro della vostra vita.
Domo | Venerdì, 23 agosto 2013 @12:04
Ci sono partiture fatte d’aria che i gatti eseguono annusando la notte e hanno suono nei loro occhi soltanto.
I gatti hanno sette vite e altrettante morti.
Noi ci siamo guadagnati una vita e una morte soltanto.
Max | Giovedì, 1 agosto 2013 @20:29
Vabbè va, scusate tutti e specialmente a chi è rimasto male, e buona estate.
Max | Giovedì, 1 agosto 2013 @15:51
Lila, sarai sua amica ma se lei scrive male...
Giusy | Giovedì, 1 agosto 2013 @13:44
Grazie Lila, sei un tesoro...ci sono rimasta un po' male ma pazienza... non ho resistito a commentare il simpatico Max..me la sono andata a cercare!!!
Lilabella | Mercoledì, 31 luglio 2013 @22:27
Max, Giusy è una mia amica e se leggi bene quello che ha scritto lei si riferiva alla pesantezza del commento del sessuologo e non del tuo, a te ha detto che rendi le cose più leggere e divertenti!
Un sorriso per entrambi :)
Max | Mercoledì, 31 luglio 2013 @21:49
Scusa Giusy, dov'è pesante quel che scrivo? È meglio chi entra senza chiedere permesso a casa degli altri per vendere cocci e bottiglie bucate, lasciando orme di fango e poggiando ovunque la propria mercanzia?
Trovi me pesante in quel che scrivo e chi si firma "un sessuologo comportamentale" leggero e colorato come na farfalla?
Bè complimenti allora, sono fiero della mia mai nascosta pesantezza. Curi bene questo giardino, con gli occhi bendati.
Ma anvedi questa.
Giusy | Mercoledì, 31 luglio 2013 @11:05
Ebbene. sì, confesso: Max riesce a rendere leggera e divertente l'innegabile pesantezza del suo commento.
Max | Martedì, 30 luglio 2013 @23:26
Un sessuologo comportamentale, classico caso in cui a birretta nun va bevuta, ma je va tirata dietro.
A maleducato se nun hai chiesto er permesso alla padrona de casa, ti permetti di venì qui e fa pubblicità a 4 pagine colme de scemenze, a uno come te, ar titolo de cui scemamente te fregi, alla cafonaggine che ti riempie solo le risate che susciti sono la giusta coperta che te seppellisce, ora e sempre.
Chiedi scusa se te riesce e poi chiudi te dentro l'ombrellone.
Monique | Martedì, 30 luglio 2013 @12:14
Ti aspettiamo, Lisa!
Trieste... sarò lì a fine agosto: mi consigli un ristorante sul mare? Pensavo qualcosa di simile alla Dama Bianca di Duino o al Bellariva, li conosci?
Lilabella | Lunedì, 29 luglio 2013 @18:44
Venerdì prossimo ultimo incontro estivo tra me, Giusy e Claudia mdg. In fondo credo anche l'amicizia è un'isola. Vi voglio bene!
? | Domenica, 28 luglio 2013 @07:52
ma lei ,sessuologo , ha letto il titolo di questo " buongiorno " ?
un sessuologo comportamentale | Sabato, 27 luglio 2013 @18:46
Un libro per l'estate 2013 che si possa poi mettere anche in pratica, favorendo la "crescita personale" è un completo manuale di auto-aiuto a 360 gradi, edito dall'editore veronese Ipertesto. Un manuale con test psicodiagnostici che ha aiutato tanti cittadini a migliorare il proprio stile di vita, vivendo decisamente meglio e riducendo (spesso annullando) tanti disturbi. Si tratta del manuale di auto aiuto "Il manuale pratico del benessere" ( Ipertesto editore), già alla sua seconda edizione. Oggi tra i più venduti tramite il web...
Lilabella | Sabato, 27 luglio 2013 @14:43
Grazie, Domo, del sorriso e della frase stupenda che hai citato. Frase di una grande donna. Giusy ti capisco. Di nuovo un saluto a tutti ed il link al mio sito in erba (ho scritto ancora poco).
http://lilasmile.wordpress.com/
Giusy | Sabato, 27 luglio 2013 @13:59
...alzata e risieduta sulla poltroncina del Prodigo (qualcuna mi capirà)n per dire a Lila che mi unisco a lei negli auguri a Patri e alle altre "ragazze" citate nel suo scritto. STOP!
Giusy | Sabato, 27 luglio 2013 @13:50
Grazie, davvero grazie, Domo. Bel regalo il tuo: parole importanti e coraggiose. Quanti nel passato (molti) sono stati erba e poi sentiero? Difficile contarli sono tanti. E tanti oggi lo diventeranno. Completo e ripeto il mio augurio di Buone Vacanze a Tutti e a tutte voi, garbati e garbate (mi piace ripeterlo) che intervenite qui, con le vostre idee, proposte e pensieri.
Domo | Venerdì, 26 luglio 2013 @23:52
Buona estate a tutti (un sorriso a lilabella) e come dono una frase tratta da un libro importante, da un'intervista importante, fatta ad una persona semplice profonda che rischia ma che vive oltre il rischio.
"Nessuna paura che mi calpestino. Calpestata, l'erba diventa un sentiero."
Blaga Dimitrova
? | Venerdì, 26 luglio 2013 @09:22
possano,naturalmente ....di nuovo una buona estate calda a tutti
? | Venerdì, 26 luglio 2013 @09:04
buone vacanze a tutti ma proprio a tutti e che queste vacanze posano ritemprare , oltre alle forze fisiche ,la mente ,il cuore ,lo spirito e le speranze ...
LISA | Venerdì, 26 luglio 2013 @08:37
Lilabella, certo!
Lilabella | Giovedì, 25 luglio 2013 @23:24
Ah, Lisa, prima di andare in vacanza posso lasciare qui da te il link del mio nuovo blog?
Lilabella | Giovedì, 25 luglio 2013 @23:23
Mia cara Lisa un bell'augurio il tuo! :-) Auguro anche a te di ritemprarti per il prossimo anno ed io ce la metterò tutta a stare bene nella mia città. Un augurio di buona estate anche a tutto il salotto verde ma quelli speciali vanno a Simo pasionaria, Patri fiorista, Manu su
(H)onda, Claudia mdg, Giusy, Stefania che scrive da Roma, Gabriella ed infine a Marta, Domo e Max!!! Buona estate ragazze/i.
Max | Giovedì, 25 luglio 2013 @19:28
A belle donne, buona estate!
Giusy | Giovedì, 25 luglio 2013 @13:19
Bellissimo augurio quello di Lisa; togliere la penna di mano a chi tenta di scrivere il libro della nostra vita. A volte, anche i genitori cercano di farlo, ma dipende da noi impedirlo. Parlo come figlia d'antan e come anziana madre. Finite le mie belle vacanze isolane, sono ripiombata nella "mia" isola verde per augurare a Lisa e a tutti voi, garbati frequentatori del salotto altrettanto verde, Buone Vacanze.
lucy | Giovedì, 25 luglio 2013 @13:08
buone ferie! a presto.
sweetclodette | Giovedì, 25 luglio 2013 @09:33
buone vacanze Lisa, buon riposo, buone ispirazioni. Un abbraccio
Mercoledì, 24 luglio 2013 @08:36
"Isole che ho abitato
verdi su mari immobili.
D’alghe arse, di fossili marini
le spiagge ove corrono in amore
cavalli di luna e vulcani"
(Salvatore Quasimodo)
Isole. L’estate è un’isola.
Il Buongiorno di oggi sa di Mediterraneo: sono i versi di Salvatore Quasimodo, nostro grande poeta fieramente siciliano; nacque a Modica nel 1901. Mi piacciono quei cavalli di luna e i vulcani. Mi piacciono le isole.
Lilabella | Giovedì, 25 luglio 2013 @21:57
Che bello quello che hai scritto Marta! :-)
Marta | Giovedì, 25 luglio 2013 @03:55
L'isola è ora qui, Eolie. L'isola son quattro giorni di vacanza strappati con la fame del desiderio di stare con lui, l'isola è un bagno caldo un'ora fa, il bacio che sa di sale, la gioia di esser vivi dopo le tempeste invernali del cuore. L'isola è il respiro del vulcano, l"odore della sua pelle che sa di me, l'isola è essere sveglia, ora, nel tutto che si fonde nel mio sorriso
Lilabella | Mercoledì, 24 luglio 2013 @21:49
Anche a me piacciono da impazzire le Isole. La mia amata è la Sardegna a cui ho dedicato anche una poesia. Della Sardegna mi piacciono il pane, il mirto, i formaggi, il porceddu e poi c'è poco da dire: i sardi (almeno che ho conosciuto io) sono persone di cuore.
Un saluto serale a te, Lisa, ed al salotto verde.
lia.mo | Mercoledì, 24 luglio 2013 @14:40
Cara Lisa, ho capito, in ogni caso penso che ti conserveranno il pacchetto, cosi' lo ritirerai a settembre. Buona estate a presto. Lia.
LISA | Mercoledì, 24 luglio 2013 @09:13
Lia, sono molto lontano dalla redazione di Gioia! Ma chiederò in segreteria. Passerò solo a settembre. Non spedite niente lì! Grazie per il pensiero postale.
lia.mo | Mercoledì, 24 luglio 2013 @09:10
Come sono belli questi versi italiani, rudi e veri, e allo stesso tempo romantici. ( Cara Lisa, spero tu abbia ricevuto il pacchetto che ti ho spedito alla redazione di Gioia!) Un abbraccio.
Martedì, 23 luglio 2013 @17:22
Anche voi nella follia del royal baby? Ma mentre gli occhi di tutti sono puntati sull'erede d'Inghilterra, un appello alle aspiranti madri. Una mia cara amica, e collega giornalista, Marina Speich, che ovviamente ha letto il mio primo libro, "Confessioni di un'aspirante madre", sta scrivendo sulla possibilità di congelare gli ovociti in giovane età.
Per alcuni si tratta di una "seconda rivoluzione sessuale" che permette in un certo senso di fermare l'orologio biologico alle donne e renderle fertili anche dopo essersi realizzate nel lavoro, magari dopo i 40 anni, quando invece le donne fanno molta più fatica a diventare mamme naturalmente. Qualcuno di voi l'ha fatto? Se avete voglia di raccontare la vostra storia, potete scrivere qui, o direttamente a Marina: speich@mondadori.it
E chissà cosa ne penserebbe Emma, la protagonista di "Confessioni di un'aspirante madre"...
Lilabella | Mercoledì, 24 luglio 2013 @22:01
Anche a me come Patri è piaciuto vedere il bambino in braccio alla mamma che in effetti era davvero stupenda, semplice e stupenda.
LISA | Mercoledì, 24 luglio 2013 @16:14
Mi sono piaciuti i sorrisi felici della royal family; i capelli perfetti di Kate, e il semplice abito a pois che ricorda quello di Lady D quando uscì dalla maternità. Forse una citazione involontaria, forse no. Ci sono abiti che hanno qualcosa di speciale dentro. Non solo nella memoria.
patri fiorista | Mercoledì, 24 luglio 2013 @14:54
Ciao lisa, no il congelamento degli ovociti non l'ho fatto, io ero fuori tempo massimo e poi credo che abbia anche un costo non indifferente. Se non ricordo male credo che Carmen risso lo ha fatto. Come ha detto Luca Bianchini di Vanity Fair, la Real family è da 2.0!!!!!é sempre un tuffo al mio cuore quando vedo che un bambino esce dall'ospedale nel modo giusto, tra le braccia della sua mamma.Patri
Lilabella | Martedì, 23 luglio 2013 @21:57
In materia io non sono ferrata. Appartengo a quelle donne che non hanno avuto la fortuna di incontrare la giusta materia prima (Lisa capisci a me). Ma ritengo che le applicazioni della scienza che diano nuove possibilità alle donne siano solo da incoraggiare.
Intanto ho visto il pargoletto in tv! Ed ora aspettiamo il nome, chissà!
Martedì, 23 luglio 2013 @08:41
"Non ho mai saputo il tuo nome. Entrasti un pomeriggio,
per sbaglio, a domandare se ero io un’altra persona –
un sole che improvvisamente aggiungeva calce ai muri,
un incendio capace di divorare il cuore del mondo.
Non ti mentii: mi alzai e ti condussi alla porta giusta
come un veliero trascina i sogni in mare; ma,
prima di lasciarti, ti dissi ancora che in quel pomeriggio
mi sarebbe piaciuto molto chiamarmi un’altra cosa – o
essere un gatto, per poter avere più di una vita".
(Maria do Rosário Pedreira)
Vorrei un’altra vita, una vita parallela, da vivere insieme a te.
Sì, è lei, la poetessa portoghese che mi piace tanto e che ho conosciuto a Lisbona. Dei suoi versi sono finiti anche nel mio ultimo libro. Questi sono tradotti da Mirella Abriani e sono tratti dalla raccolta "I nomi inutili". Cliccate sul suo nome, in verde, per leggere gli altri Buongiorno, bellissimi.
Lilabella | Martedì, 23 luglio 2013 @21:53
Che bello questo aprirsi alla possibilità. L'esistenza di una vita parallela vissuta in compagnia della persona che amiamo. I pensieri ed il corpo vanno alla deriva. Bella l'immagine del veliero che trascina i sogni in mare, piace anche a me un casino questa poetessa!
Giusy | Martedì, 23 luglio 2013 @14:01
Mi sarebbe piaciuta una vita parallela, una vita dedicata esclusivamente ai miei interessi, desideri, aspirazioni. Una vita parallela a quella degli affetti, dell'amore, dei doveri. Binari che, a un certo punto, si incrociano senza diritto di precedenza e senza combinare disastri.
sweetclodette | Martedì, 23 luglio 2013 @11:24
Una trasparente, semplice, indolore vita parallela. Che non faccia soffrire,che sia solo pienezza, sussulti, giovinezza del cuore. Grazie Lisa, come sempre.
Valentina | Martedì, 23 luglio 2013 @09:27
Noi non siamo solo che gli altri vedono nel vivere quotidiano, le vite parallele compensano, arricchiscono, colmano, si intersecano con le altre; non c'è geometria, non è un teorema, non c'è una classifica di amori e affetti, siamo più vite in una sola perché siamo complessi, perché abbiamo tanti bisogni, perché poi il cuore va dove gli pare e non ascolta niente...
Bellissima poesia, buona giornata.
Lunedì, 22 luglio 2013 @08:14
"Da quella mattina nello studio, quando le sue dita gentili l’avevano sfiorata per allacciarle il pesante fermaglio, non è passato giorno che Anna non abbia portato lo splendido medaglione nascosto sotto i vestiti. Non ha dormito una sola notte senza avvertirne il peso rassicurante fra i seni. E’ diventato liscio come una pietra di fiume, caldo come il cuore che gli pulsa contro".
(Jennie Fields)
Quel gioiello che porto sempre con me.
Avete anche voi, vero, un gioiello da cui non vi staccate mai, neppure d’estate?
Mentre ci pensate, ecco i libri per l’estate 2013. I miei consigli per quest’estate sono tre: un giallo, un romanzo appena uscito, un classico da leggere o rileggere. Cominciamo con il romanzo appena uscito: "Un amore più forte di me", di María Dueñas (di cui vi ho parlato venerdì 16 luglio: http://www.lisacorva.com/it/view/1112/ ); ma anche il libro da cui ho tratto il Buongiorno di oggi, ovvero "L’età del desiderio", di Jennie Fields, Neri Pozza. Un libro per tutte le fan di Edith Wharton, quelle che si sono commosse con "L’età dell’innocenza". Ma anche per capire, con questa biografia sentimentale, che bisogna sempre avere il coraggio di amare: così come accadde alla scrittrice americana, che solo a 46 anni, infelicemente e gelidamente sposata, scoprì il sesso. E il desiderio.
Il giallo? E’ "La casa dello spirito dorato", di Diane Wei Liang (Guanda), protagonista una giovane detective, Mei Wang, nella Pechino di oggi. Ma, se non l’avete mai letta, consiglio anche la mia detective preferita, Annika, reporter svedese scontrosa; l’ultimo scritto da Liza Marklund, "Linea di confine", Marsilio, è strepitoso. E il classico da leggere o rileggere? "Memorie di Adriano" di Marguerite Yourcenar (Feltrinelli), da cui ho tratto tanti dei miei ultimi Buongiorno.
E infine, ecco i libri che consiglio sempre:
Regalerei, e ho regalato, solo a donne però, il longseller "Per puro caso" di Anne Tyler (Ne ho già parlato nel blog: era nel post "Quando soffia il vento del Nord", del 2 agosto 2010: http://www.lisacorva.com/it/view/265/ ). Ma anche i libri di Elizabeth von Arnim (cominciando da "Il padre" e "Il giardino di Elizabeth" o l'ultimo, "Una principessa in fuga", tutti Bollati Boringhieri) e di Jane Austen. Ho regalato spesso, a persone per me importanti, un piccolo libro Adelphi, che è una riflessione sulla libertà individuale e sull'amore: "Il giunco mormorante", di Nina Berberova. E, in passato, i libri di una sofisticata scrittrice inglese che ho molto amato, Antonia Byatt : "Possessione" (una grande storia d'amore, anzi due, parallele: una giovane studiosa negli anni Novanta a Londra che scopre, trovando una lettera in un manoscritto, il segreto amore di una poetessa dell'Ottocento) e "Le storie di Matisse" (Einaudi).
Ad amici maschi ho regalato "Un uomo vero", di Tom Wolfe (Mondadori), "Middlesex" di Jeffrey Eugenides (Mondadori, e mi è molto piaciuto anche "La trama del matrimonio"), ma anche "La donna giusta", di Sándor Márai (Adelphi). A un caro amico gay, "Chiamami con il tuo nome", André Aciman, Guanda. E per tutti, dello stesso autore, lo struggente "Notti bianche" (Guanda), un libro sulla magia preziosa dell'incontro, su quel momento in cui tutto può ancora succedere.
Mi piace molto anche Peter Cameron, e tra i suoi libri, tutti Adelphi, preferisco "Quella sera dorata" e "Un giorno questo dolore ti sarà utile".
Ad amiche in cerca di leggerezza, "Diario di una lady di provincia", di Lady Delafield e "Un giorno di gloria per Miss Pettigrew", di Winifred Watson (Neri Pozza, anche se li amo di più nella versione inglese). E, sempre ad amiche, per ripensare alle donne che sono venute prima di noi, "La nonna vuota il sacco", di Irene Dische (Neri Pozza), una saga al femminile con humor che parte da Berlino negli anni Venti e finisce in America, e "Il meglio della vita", di Rona Jaffe (Neri Pozza), una sorta di Sex and The CIty anni Cinquanta.
E, ovviamente, consiglio e regalo i miei libri!
Buona estate di lettura.
SESSUOLOGO COMPORTAMENTALE | Sabato, 27 luglio 2013 @18:06
Un libro per l'estate 2013 che si possa poi mettere anche in pratica, favorendo la "crescita personale" è un completo manuale di auto aiuto a 360 gradi, edito da Ipertesto, editore veronese, che ha aiutato tanti cittadini a migliorare il proprio stile di vita, vivendo meglio e riducendo (spesso annullando) tanti disturbi. Si tratta del manuale di auto aiuto "IL manuale pratico del benessere" ( Ipertesto editore), già alla sua seconda edizione. Senz'altro recentemente trai più venduti tramite il web...
Lilabella | Martedì, 23 luglio 2013 @21:49
Cara Lisa, sì che c'è un mio gioiello del cuore. La mia luna viola regalatami dalla mia amica Gabriella ma anche le collane che mi ha regalato Claudia mdg sono nel mio cuore. Per quanto riguarda i tuoi consigli di libri grazie! Tu lo sai che il Giunco Mormorante rimane uno dei miei libri preferiti, un libro che ho regalato e che regalerei ancora. Oltre ai tuoi libri ovviamente. Un sorriso per te!
LISA | Martedì, 23 luglio 2013 @08:41
Sweetclodette: non c'è un motivo: ci sono, semplicemente, libri di cui non ci innamoriamo.
sweetclodette | Lunedì, 22 luglio 2013 @13:36
Scusa Lisa per gli errori di "battitura" del post precedente. Sì è un bel libro, ma nemmeno io lo regalerei. Tu perché no? Sono curiosa. Ah si sull'amore sono assolutamente in sintonia con te
? | Lunedì, 22 luglio 2013 @12:20
grazie e buone vacanze
LISA | Lunedì, 22 luglio 2013 @12:01
Mi ricordo, sweetclodette, il libro della Vigan. Titolo stupendo, mi era piaciuto, ma non è un libro che regalerei. Una delle frasi che ho ritagliato dal libro, per un vecchio Buongiorno, la porto invece sempre con me, ed è finita nel mio ultimo romanzo:
"Se ammettiamo che per due punti passa una e una sola retta, un giorno traccerò quella che va da lui verso di me o da me verso di lui"
(Delphine de Vigan)
Sarebbe così facile se l’amore fosse solo una questione di geometria. Se fosse possibile trovare l’angolo, la retta, il modo più semplice per arrivare da me a te. E invece a volte è solo una magica, incomprensibile equazione.
sweetclodette | Lunedì, 22 luglio 2013 @09:12
Grazie Lisa per tutta la tua generosità di consigli. Il giungo mormorante per me è un vero gioiello, che spiega la legittimità di avere una "no man's land", un giardino tutto nostro, in cui incontri speciali possono darci o rifarci vita. Il libro che sto leggendo è Gli effetti secondari dei sogni, di Delphine De Vigan, Mondadori, da cui prendo una frase per darti ilio buongiorno di gratitudine "Forse è questa la felicità, non un sogno, non una promessa, solo un istante" Ti abbraccio
Lamaggi | Lunedì, 22 luglio 2013 @08:39
Grazie Lisa. Mi cercherò un albero adatto.
Sabato, 20 luglio 2013 @10:34
Chi osa il giallo? Sì: perché il giallo è un colore da osare. Un colore-dichiarazione: giallo come i taxi a Manhattan, come i vecchi metri da sarta e le Pagine Gialle, gli evidenziatori fluo e le copertine dei vecchi gialli Mondadori. Ops: forse non a caso abbiamo citato quasi tutte gradazioni di giallo che non ci sono più. Quelle per sempre vivide nel nostro immaginario. Ma non esistono più le Pagine Gialle, i metri da sarta ormai sono stati riciclati in braccialetti fashion... E nella moda? Chi osa, anche tra le celebrities, un abito yellow viene subito impietosamente paparazzata: perché è vero, è un colore che in genere sta malissimo, troppo carico per chi è pallida, troppo appariscente per chi è bruna; e poi, così difficile da abbinare.
Eppure. Eppure il giallo piace, ancora, e sempre di più, in nuove declinazioni. Soprattutto adesso, che l’estate ci abbraccia: perché è un colore vivo e primario, quello del sole disegnato dai bambini, dei limoni della Costiera Amalfitana. Anzi, piccola nota per le più golose: perché non provare una pasta che prevede succo e scorza di limone? Garantita: la trovate nel box. Mentre nell’erboristeria con salotto Melissa (www.melissatorino.com), nuovo cult di Torino, potete comprare e ordinare gelatine zuccherose di cedro, melone, oppure salvia e limone. Ottime varianti al nostalgico ghiacciolo al limone che, si sa, è sempre più buono in spiaggia.
Non solo. Il giallo è, a sorpresa, amato da architetti e designer, per la sua forza happy: Philippe Starck, il designer francese che disegna di tutto, dagli hotel iper-trendy alle sedie cult, l’ha appena usato per la Peugeot city bike di Bordeaux, l’incrocio tra bici e scooter che fa parte del progetto di bike sharing della città. Nika Zupanc, bella e giovane designer slovena, osa il giallo per Konstantin, la sua buffa macchinina per bambini (www.nikazupanc.com). Non solo. Il giallo diventa una papera over-size, proprio come le paperette gonfiabili da mettere in vasca, che ha galleggiato, scultura gonfiabile, buffa e improbabile, nel golfo di Hong Kong (dopo essere stata anche ad Osaka e Sydney). Un’idea dell’artista Florentijn Hofman (http://www.florentijnhofman.nl/dev/ ), che aveva già scelto il giallo per il suo gigantesco coniglio di 13 metri, una buffa citazione di quelli di pezza dei bambini, quasi scaraventato a gambe all’aria per le strade della città di Orebro, in Svezia. I designer che amano giocare amano, evidentemente, il giallo: eccolo nella giraffona che sfonda il tetto nell’asilo Giraffe Childcare, a Parigi, ad esempio (è un progetto degli architetti Hondelatte Laporte, che immagino si siano molto divertiti). O nel museo Enzo Ferrari di Modena. E – segnatevi l’indirizzo se le vostre vacanze prevedono come meta la Croazia – nel nuovo ostello design di Spalato, che si chiama Goli Bosi: www.gollybossy.com: un gioco di parole, perché in croato "goli bosi" vuol dire nudi e scalzi. Le camere, e ci sono anche le suite private, come sempre nei nuovi ostelli design, sono rigorosamente sui toni del bianco e del giallo. Come il sole che vi accoglie fuori dalla porta.
E nella moda? Osiamo o no? L’unica soluzione, come sempre nella moda, è: provarci. Un vestito effetto evidenziatore può diventare un’ottima alternativa all’abito bianco passepartout per l’estate. Come abbinarlo? Semplice: con una sana abbronzatura. Chi non è ancora andata al mare, o non si sente così coraggiosa, può invece puntare sull’accessorio. Una borsa gialla, è il dettaglio-caramella che mette un flash d’estate in tutto il guardaroba. Benissimo anche le scarpe: infradito, o zeppe… Forse per questo, aprendo il mio armadio alla ricerca di note yellow, non ho trovato neppure un abito, ma un paio di sandali e due borse dimenticate. Il bello degli armadi durante la recessione è anche questo: offrono sempre delle sorprese colorate. La mia è una tracolla color granita al limone che non vedo l’ora di indossare, in quest’estate finalmente arrivata.
Questo è il mio primo articolo di moda & uscito su Gioia qualche settimana fa. Raccontatemi i vostri "gialli" e seguitemi su Gioia!
Lilabella | Martedì, 23 luglio 2013 @21:29
Il giallo mi piace ma devo dire una cosa, non sono una tipa che osa più di tanto. Sono tendente al rosso di capelli ed il giallo non mi sta poi così bene.
@Patri fiorista: un caro saluto anche a te e un soffio!
patri fiorista | Lunedì, 22 luglio 2013 @14:31
Valgono anche le unghie che sbucano dalle infradito?
Un caldo saluto e tanti girasoli per tutte/i Patri
carla | Domenica, 21 luglio 2013 @10:36
la T-shirt luccicante è color giallo cedro....
Sabato, 20 luglio 2013 @08:14
Il sogno è quello di un’eco-piscina a Manhattan: una vera e propria piscina galleggiante, con acque del fiume filtrate. Ma è anche uno dei più grandi progetti civici di "crowdfunding", di "finanziamento dal basso", al mondo: perché tutti possono partecipare. Basta comprare, semplicemente mandando una mail, una piastrella, su cui verrà scritto il proprio nome, che verrà davvero inserita nei lavori di costruzione di +POOL (è questo il nome del progetto). Molto meglio che dare il proprio nome a una stella, almeno ci si può fare il bagno dentro! E costa solo 25 dollari (ma chi vuole, ovviamente, può donare molto di più). L’eco-piscina, che ha la forma di una croce, sarà divisa in quattro parti: Kids, per i bambini; Sports, per gare acquatiche; Lap, a corsie; e Lounge, più relax. Il primo passo sarà la costruzione di un Float Lab, una specie di laboratorio galleggiante, per sperimentare il filtraggio delle acque dell’East River. E l’obiettivo finale, sempre che la raccolta fondi delle 70mila piastrelle preventivate riesca davvero, è di aprire la piscina entro il 2016, giusto in tempo per i Giochi Olimpici a NYC. Intanto +POOL sta raccogliendo le forze e l’entusiasmo di giovani creativi americani: gli ideatori, con i loro studi Family e Playlab, hanno trent’anni, e sono riusciti a coinvolgere la Columbia University, oltre a blog di architettura come Architizer e Archdaily. Non solo: il loro progetto è supportato dal visionario New Museum sulla Bowery, il museo d’arte contemporanea disegnato da un’archistar, la giapponese Kazuyo Sejima (con il suo studio SANAA); e diretto, ci piace ricordarlo, da Massimiliano Gioni, che è anche il giovane curatore della Fondazione Trussardi, e, soprattutto, della Biennale di Venezia di quest’anno. Insomma: creatività chiama creatività. E noi tutti sogniamo di fare splash guardando la skyline di Manhattan. Per vedere il progetto e partecipare: www.kickstarter.com/newmuseum
Questo è l’articolo che ho scritto, qualche settimana fa, per D di Repubblica. Nel frattempo il finanziamento "dal basso" ha raggiunto il primo step: si farà il Floating Lab! Ma tutti siamo ancora in tempo a partecipare. E’ bello, vero, quando l’architettura ha la forza del sogno e coinvolge tutti? Intanto, su D di questa settimana, di edicola oggi, un mio altro archi-pezzo, stavolta su un italiano in Cina.
? | Sabato, 20 luglio 2013 @11:04
grande Usa che sai guardare avanti ...ma io mi tengo ben stretto il mio adriatico naturale,genuino, pescoso ,che dopo una bella nuotata ti lascia in bocca un dolce sapore di sale ........lisa che ci fai leggere sotto lìombrelone ? buona giornata
Venerdì, 19 luglio 2013 @08:47
"Quei giorni azzurri e quel sole dell’infanzia."
(Antonio Machado)
Quei giorni azzurri, l’estate dei bambini.
Le parole di oggi sono del poeta spagnolo Machado, morto nel 1939 in esilio in Francia (erano gli anni del generalissimo Franco e della guerra civile spagnola). Quando morì, in tasca gli furono trovati i suoi ultimi versi, questi. Mi hanno commosso, anche perché parlano di esilio, di struggimento per una patria lontana: ma la patria lontana può anche essere, semplicemente, l’infanzia.
Ho trovato questi versi incastonati dentro un romanzo che ho appena finito di leggere: "Un amore più forte di me" (Mondadori), brutta traduzione del titolo originale, Misión Olvido. Dell’autrice, María Dueñas, avevo molto amato il debutto, "La notte ha cambiato rumore", meritato bestseller: la storia di Sira, una sarta-spia, una specie di Coco Chanel incrociata con James Bond che passa informazioni cucendo messaggi in codice sui cartamodelli, tra Madrid, il Marocco protettorato spagnolo e la Lisbona degli anni Trenta… Ora ha scritto un libro meno potente, ma che ho letto con vero piacere. La storia di una quarantacinquenne come tante, una docente universitaria spagnola, che il marito lascia, all'improvviso, per una donna più giovane; lei allora cerca un motivo qualsiasi per andarsene, per lasciare la Spagna, per provare a dimenticare, e si ritroverà in California; a mettere le mani in un archivio dimenticato, sulle tracce di una missione francescana dell’Ottocento, Missione Oblio, appunto. Che è un titolo metafora per tutte le storie che incontrerà, per gli uomini del presente e del passato che le faranno capire che la "sua" missione non è quella dell’oblio, ma dell’accettazione, per ricominciare.
Come ogni venerdì, Friday Lisa: i versi di oggi in originale, quindi in spagnolo.
Lilabella | Venerdì, 19 luglio 2013 @21:59
Di Antonio Machado cara Lisa conosco una poesia che inizia con il verso Miracolo puro..ma ora non riesco a trovarla su internet (e poi dicono che nella rete c'è tutto!). Una poesia che parla del miracolo della vita ma tutto ha inizio dalla meraviglia dell'infanzia. Quanto ai libri diciamo che sono in un lungo periodo di fermo ma per i consigli estivi ho le orecchie aizzate!!! Un saluto serale a te, Lisa, ed al salotto verde.
@ Carla: buone vacanze anche a te.
carla | Venerdì, 19 luglio 2013 @20:22
ho avuto tra le mani Gioia: è delizioso lo spillo! Però mi mancano i tui articoli di moda... anche se ieri mi sono trasformata in Benedetta e ho comprata una Tshirt ( questo potevo permettermi in tempi di recessione !) tutta palliettes e forse per quando compirò i quarant'anni mi metto anche i tacchi chissà che prima che diventi grandi diventerò una signora per bene...
Buone vacanze a tutti!
? | Venerdì, 19 luglio 2013 @18:28
Todo pasa y todo queda....
LISA | Venerdì, 19 luglio 2013 @16:31
Lunedì prossimo (che è anche l'ultima settimana di Buongiorno, prima della pausa estiva: già, anche i Buongiorno vanno in vacanza!), posterò anche i miei consigli di lettura estate 2013. Pochi ma buoni!
carla | Venerdì, 19 luglio 2013 @15:31
ecco il consiglio di lettura estivo tanto desiderato!, anche a me era paciuto tanto" la notte ha cambiato rumore..." proverò a leggere anche questo.
Francescasièsposata | Venerdì, 19 luglio 2013 @10:13
E' per quello che canto, che faccio musica con i "ragazzi" come li chiamo io... Perchè sappiamo divertirci come i bambini o anche peggio ee è qualcosa che libera l'anima, la rende leggera! :-)
Giovedì, 18 luglio 2013 @10:15
"Non ho bisogno di tempo
per sapere come sei:
conoscersi è luce improvvisa".
(Pedro Salinas)
Quando ti innamori è così: luce improvvisa.
Li ricordate questi versi di Pedro Salinas? Il poeta spagnolo degli anni Trenta. Sono tratti da "La voce a te dovuta", Einaudi. E sono il mio #spillo su Gioia! di oggi. Amore, penombra, luce.
Lilabella | Venerdì, 19 luglio 2013 @18:47
Sì, davvero belle le coccinelle, credo proprio mi porteranno fortuna ;-)
LISA | Venerdì, 19 luglio 2013 @16:04
Che belle quelle coccinelle!
Lilabella | Venerdì, 19 luglio 2013 @12:02
Grazie Lisa, grazie Francesca, grazie ?: auguri per tutti sì ed un sorriso speciale per voi! Lila oggi rincuorata.
Francescasièsposata | Venerdì, 19 luglio 2013 @10:12
Cara Lilabella, tengo le dita incrociate, che ti circondino scie di piccole coccinelle e che ti guidino verso la tua luce improvvisa!
LISA | Venerdì, 19 luglio 2013 @08:46
Lilabella, io te lo auguro. Luce improvvisa.
? | Venerdì, 19 luglio 2013 @07:40
lilla qua gli auguri ci vogliono per tutti ..sia..per chi la luce l'ha trovata da tempo e si sta affievolendo , sia per chi la sta cercando , sia per chi non ne vuole sapere niente perchè sta bene così . buona giornata illuminata
Lilabella | Giovedì, 18 luglio 2013 @19:07
Luce e ossigeno
sei per me
ti colgo in quella piega di luce
che rappresenti dentro me..
Stupende queste parole di Salinas!
Mi fate gli auguri affinché possa trovare presto questa luce improvvisa? :)
lucy | Giovedì, 18 luglio 2013 @16:09
:) ...
Mercoledì, 17 luglio 2013 @08:09
"Non scordiamoli mai – disse – i buoni insegnamenti, quelli
dell’arte greca. Sempre l’azzurro di fianco
al quotidiano. Di fianco all’uomo: l’animale e l’oggetto –
un braccialetto al braccio della dea nuda; un fiore
caduto al suolo. Ricordate le belle raffigurazioni
sui nostri vasi di terracotta – gli dèi con gli uccelli e gli animali,
e insieme la lira, un martello, un pomo, la cassa, le tenaglie;
ah, e quella poesia in cui il dio, finito il suo lavoro,
tira dal fuoco i mantici, raccoglie gli attrezzi uno per uno
nella sua cassa d’argento; poi, con una spugna, s’asciuga
il viso, le mani, il collo muscoloso e l’irsuto petto.
Così, pulito e ordinato, esce la sera, appoggiandosi
sulle spalle degli adolescenti d’oro – opera delle sue mani
dotate di forza, pensiero e voce; esce per strada,
più maestoso di tutti, il dio claudicante, il dio lavoratore".
(Ghiannis Ritsos)
Azzurrità.
Non c’è nessuno che sappia parlare d’estate e d’eterno – d’azzurrità, in fondo – meglio dei poeti greci. La poesia di oggi è del mio preferito, Ritsos: cliccate sul suo nome per leggere gli altri sensuali Buongiorno che, nel tempo, gli ho sfilato. I versi di oggi, con l'allusione al dio Efesto, sono tratti da "Pietre, ripetizioni, sbarre" (Crocetti Editore), a cura di Nicola Crocetti.
LISA | Mercoledì, 17 luglio 2013 @11:18
Grazie, Francesca. Bello l'articolo (anch'io non conoscevo Attila József, la mia lista di ungheresi del cuore più o meno comincia e finisce con Sándor Márai), e brutta, molto, la situazione in Ungheria, dove il premier, Orban, si permette di tutto, anche di riscrivere la costituzione. Tanto che c'è chi parla di Orbanistan: come i dittatori post-sovietici dell'Asia centrale. Speriamo in un Gezi Park anche a Budapest...
Martedì, 16 luglio 2013 @09:03
"Dico: persiane, e d’un colpo sono altrove. Trasportata laggiù, nell’indolenza meridiana d’una strada. Il sole è allo zenit, sembra di stare in un forno, a parte qualche refolo di vento. Chi percorre la strada a piedi, va in cerca dell’ombra o si sta rifugiando dentro qualche casa. E le case s’incurvano verso il proprio interno, respirando soltanto attraverso le fessure delle persiane."
(Ilma Rakusa)
Persiane. Sole alto. Penombra. Estate. Estate. Estate.
Le frasi di oggi sono tratte da "Il mare che bagna i pensieri", Sellerio. E' un libro particolare, i ricordi di una poetessa, tradotto purtroppo malamente. Un libro che sto leggendo a pezzetti, e che probabilmente piace solo a me, perché sono ricordi mitteleuropei: Ilma Rakusa nacque nel 1946 in quello "spazio geografico" tra Trieste e Cracovia, a Rimaszombat, prima Ungheria ora Slovacchia, dove "l’ago della bussola interiore indica l’est". E poi, con i genitori, scivola tra le lingue e le città: Budapest, Lubiana, Trieste… E infine Zurigo. Le frasi sulla penombra del Mediterraneo sono i suoi ricordi, di ragazzina che ha vissuto a Trieste, portata poi a Nord. Dove non ci sono persiane.
annetta | Mercoledì, 17 luglio 2013 @10:29
Io invece amo l'estate, anche nella torrida padania: la natura che esplode, le giornate che iniziano prestissimo e non finiscono mai, la voglia di stare fuori casa fino a notte, le sagre, i concerti all'aperto, i campi gialli di grano e verdi di granturco, le papere nei fossi che portano in giro i paperotti quasi adulti, le cicale di giorno e gli usignoli di notte, quando vaghi per casa accaldata e senti il loro cinguettio che ti mette in pace con la vita. Purchè sia estate sopporto anche le zanzare!
? | Martedì, 16 luglio 2013 @20:27
a me piace lo stridio dei gabbiani ,la loro eleganza nel volo ad ali spiegate , il loro stare immobili sugli scogli ,il loro tuffo improvviso a cogliere un pesce . gabbiani di mare , così diversi da quelli di città .
Lilabella | Martedì, 16 luglio 2013 @18:06
E' bella la chiusa di queste frasi della poetessa Rakusa. Sembra di intravedere le case che respirano attraverso le persiane così come facciamo noi in questi pomeriggi d'estate. A me l'estate piace (pensate mi piace anche il rumore delle cicale). Contro il caldo peggiore cerco di bere molto e di cercare, quando mi è possibile, zone d'ombra. Sogno anche io come la poetessa un refolo di vento che mi faccia stare meglio e che mi faccia godere appieno questa estate. Un sorriso a te, Lisa, ed al salotto verde.
? | Martedì, 16 luglio 2013 @17:27
gabri la nebbia a roma mi piace soltanto quando aleggia sulla cupola di san pietro ma dalle mie parti ,acqua acetosa , non è molto bella ... in quanto all'estate sto in una cittadina così tranquilaa che mi viene voglia di venire via negozi chiusi poca gente per la strada , pochissimi in spiaggia , anche i vecchietti che rallegravano le panchine con i loro chiacchericci escono raramente questa crisi , tutto quello che succede ,qui fa paura ciao ,a dopo .
Gabriella | Martedì, 16 luglio 2013 @16:00
io odio l'estate. lo so scatenerò un mare di polemiche. ma l l'estate mi sembra una stagione urlata violenta i colori troppo accesi. sono romana e amo la nebbia. tanti anni fa mi trovavo a pavia e c'era una nebbia che non vedevo la persona che era con me. "latte di nebbia" non so se è precisa ma c''è un' espressione simile in pascoli che sento così mia. la ricercherò quando ritornerò a casa mia- per motivi personali staziono in casa di mia sorella da mesi- e ritroverò l'opera omnia di pascoli poeta da me molto amato. io amo le brume. di roma ma'autunno quei colori bruniti fantastici le mitiche "ottobrate romane? però non voglio fare la signora d'antan ma il luogo comune che non esistono più le mezze stagoni è vero. a roma per es si trapassa dall' estate rovente al freddo! e il mio dolce sognante autunno romano quello della mia infanzia e adolescenza dove se n''è andato?io lo aspetto fiduciosa..
? | Martedì, 16 luglio 2013 @12:32
BAGNO, scusate il pc ogni tanto si sconnette e allora scrivo di fretta
? | Martedì, 16 luglio 2013 @11:30
conosco quelle stradine roventi con sassi bianchi ,polverosi che pungono come stoppie i piedi scalzi e la grande calura dei pomeriggi dalla quale neanche un albero amico ti protegge . Era la mia estate in campagna dagli zii, il mio premio dopo la scuola ,dove la zia faceva torte miracolose e dove l'albero del giuggiolosolleticava le nostre cene all'aperto e dove il respiro fresco della notte entrava dalle finestre senza persiane .Adesso in spiaggia ,un bel bano per tutti ,!!!!!
annetta | Martedì, 16 luglio 2013 @09:44
E aggiungerei: cicale, la migliore colonna sonora dei torridi pomeriggi estivi mediterranei
Lunedì, 15 luglio 2013 @08:52
"Un bambino, un insegnante, un libro e una penna possono cambiare il mondo".
(Malala Yousafzai)
Basta un libro per cambiare il mondo. Crediamoci.
Avete sicuramente letto o visto tutti il discorso di Malala, venerdì 12 luglio, davanti all’Onu: la ragazza pakistana sedicenne che i Talebani hanno cercato di uccidere l’anno scorso, sparandole alla testa mentre tornava a casa dalla scuola. Per punizione: perché studiava; e perché scriveva, sul suo blog, che le bambine hanno diritto di studiare. Mi ha commosso, come a tutti. Anche quel velo rosa indossato per parlare di fronte al mondo: fu di Benazir Bhutto, primo ministro del Pakistan, assassinata nel 2007. Insieme a lei vorrei ricordare un altro bambino pakistano coraggioso: Iqbal, il bambino operaio sfruttato, venduto a cinque anni a un commerciante di tappeti, il bambino schiavo che si ribellò, fuggì, raccontò la sua storia a tutto il mondo: e fu ucciso nel '95, a soli 12 anni. Malala e Iqbal, dunque.
I vestiti talismano. E un blog e un libro per credere in un mondo migliore.
? | Martedì, 16 luglio 2013 @20:19
non è sufficiente crederci dobbiamo tutti fare qualche cosa e se già facciamo qualche cosa ,dobbiamo fare di più
Lilabella | Martedì, 16 luglio 2013 @17:58
Crediamoci, nei bambini, nel potere della cultura, nel potere del cuore contro ogni arma!
? | Martedì, 16 luglio 2013 @08:04
la voce di tanti bambini che soffrono e non solo per mancanza di cultura ....i nostri canti di amori disperati sono ridicoli al confronto .scusate ma oggi mi sono svegliata un pò così...
Domenica, 14 luglio 2013 @08:46
Per chi non ha letto il mio corvareportage da Wimbledon, che è uscito su Gioia ormai due settimane fa:
Confesso subito: sono andata a Wimbledon senza aver mai visto una partita di tennis in vita mia. L'unica cosa che sapevo è che uno dei tennisti più piaciosi del momento è Nadal (peraltro inspiegabilmente eliminato nei primi giorni, come Federer); che il dress code è total white, molto chic; che si mangiano fragole e panna, si beve Pimm's (storico drink inglese a base di ginger ale, foglie di menta e frutta), e, attenzione, caffé: il nostro Lavazza è uno degli sponsor. Così a Wimbledon ora si respira l'aroma rivitalizzante dell'espresso: un milione di caffè serviti in quindici giorni!
Ne so un po' poco, dite, per presenziare ad uno degli eventi sportivi più esclusivi al mondo? Ma no. L'importante, come sempre nella vita, è l'abito giusto. Così eccomi qui, con un vestito color avorio, e tre libri appena usciti sull'argomento. Perché, a parte il guardaroba, bisogna anche… studiare.
Prima scoperta: il dress code si riferisce solo ai giocatori, che sono da sempre, appunto (o meglio dal 1877), vestiti solo di bianco. Io comunque vado lo stesso orgogliosa del mio abitino candido, e mi consola pensare che anche Kate Middleton, icona di stile reale, si è sempre presentata così a Wimbledon. Altro segnale di stile? I cappelli di paglia rétro con nastro nero; indossati però solo dagli uomini.
Seconda scoperta: il silenzio. Il tennis non è uno sport chiassoso, niente a che vedere con la passione selvaggia e caciarona che scatena il calcio. Qui si fanno le code in silenzio, a partire da "The Queue", quella disciplinatissima per entrare, e si assiste ai match (nei 19 "courts", ovvero i campi, grandi e piccoli, di cui è composto Wimbledon) in perfetto silenzio, punteggiato e ritmato dagli "aaah" e "oooh", dagli applausi, e dallo "swoosh" sibilante della racchetta che colpisce la palla. E’ tutto così sospeso che sembra quasi di sentir l'erba crescere... E la terza scoperta è questa. Perché, come racconta "Tennis" (Adelphi), non solo "ogni tennista ha un suo sound inconfondibile", ma forse è l'erba la vera protagonista di Wimbledon. Erba inglese curatissima e quasi luminosa (sarà la pioggia?), che non dev’essere alta più di 8 millimetri. Se ne occupa l’eroico, maniacale giardiniere a cui il libro dedica un intero racconto: Twynam.
Ma Wimbledon è anche un balletto fatto di rituali, coreografia perfetta tra raccattapalle, arbitri e giudici (tutti in divisa disegnata da Ralph Lauren, scusate se è poco).
Come all'Opera, niente chiacchiere tra il pubblico, e attenzione, perché se esci dal Centre Court non puoi più rientrare finché non termina il set. Io chiacchiero sottovoce lo stesso con la mia vicina di posto, che mi cita entusiasta brani dell’autobiografia di Agassi, e mi stila una classifica dei più belli e bravi del tennis adesso: tolti gli eliminati, il serbo Djokovic al primo posto; segue l’inglese Andy Murray, con qualche riserva (che invece ha vinto! ndr). Tutti così stilosi in bianco. Il che mi fa venire in mente: non potremmo convertire mariti e fidanzati ad un look total white, almeno adesso che è estate? Così, per portare uno "swoosh" di Wimbledon anche a casa.
Quanto al look total white, sono stata davvero a un "white dinner party", dove il dress code era abiti bianchi per tutti, uomini e donne. E' stato organizzato dal Fai di Trieste, venerdì scorso, in un posto davvero particolare, dove non ero mai stata: nelle ex lavanderie, sui giardini e al limitare del roseto, dell'ex ospedale psichiatrico di San Giovanni, quello "aperto", negli anni Settanta, da Basaglia.
LISA | Lunedì, 15 luglio 2013 @10:08
Lilabella: al white dinner party di bianco c'era solo il gelato, alla panna, ma in effetti si potrebbe pensare a una cena tutta bianca, anche da mangiare!
Lilabella | Domenica, 14 luglio 2013 @22:41
Deve essere stata davvero una bella esperienza Lisa. Mi incuriosisce pensare a quell'erba lucida e verde ed a quel silenzio particolare rotto solo dallo swoosh della racchetta.
Quanto alla tua proposta del look total white per mariti e fidanzati penso che non sia per niente una cattiva idea!
Il bianco a parer mio seduce!
Serena notte a te, Lisa, ed al salotto verde.
p.s. Una curiosità: ma nel white dinner party che cosa ti è stato servito?
Marta | Domenica, 14 luglio 2013 @19:33
Per te, ovunque tu sia, con chiunque tu sia.
"E quando ti sarai consolato (ci si consola sempre), avrai voglia di ridere con me. E aprirai a volte la finestra, così, per piacere... e i tuoi amici saranno stupiti di vederti ridere guardando il cielo. Allora tu dirai" Sì, le stelle mi fanno ridere! "E ti crederanno pazzo. T'avrò fatto un brutto scherzo..."
e rise ancora.
"Sarà come se t'avessi dato, invece delle stelle, mucchi di sonagli che sanno ridere..."
Antoine de Saint-Exupéry
Ps: Cara Lisa, cercherò i tuoi capelli mossi da vento, magari un frammento d'abito della tua stilista milanese preferita, un pò di bianco con un baffo d'erba londinese, parole che volano nell'aria, una risata che immagino leggera, e ti incontrerò
Venerdì, 12 luglio 2013 @08:10
"Un quartiere,
all’imbrunire.
Le cose si preparano
a succedere
lontano dagli occhi.
Stelle e falene.
E bucce che pendono dai frutti.
Ma non ancora.
Un albero è nero.
Una finestra è gialla come il burro.
Una donna si china a prendere una bimba
che le è corsa tra le braccia
in questo momento.
Le stelle salgono in cielo.
Le falene sfarfallano.
Le mele maturano al buio."
(Eavan Boland)
Le mele che maturano nel buio. E tutto quello che accade, quando hai gli occhi chiusi.
Il Buongiorno di oggi è di una poetessa irlandese, tratto dalla sua raccolta "Tempo e violenza", Le Lettere. Cliccate sul suo nome per vedere gli altri versi che lo ho sfilato. E, come ogni venerdì, Friday Lisa: le parole di oggi in lingua originale.
LISA | Domenica, 14 luglio 2013 @08:45
Marta, molto interessante un documentario sulle città di confine. I confini, uno dei miei temi preferiti. Magari, se sei ancora a Trieste o se torni, ci incontreremo o sfioreremo, in Piazza Unità, che segna un altro confine, quello tra città e mare.
Lilabella | Sabato, 13 luglio 2013 @16:47
L'intimità di questa poesia, in particolare la scena della donna che abbraccia la bimba mi fa ricordare la bellezza della notte, dell'immaginare. Le stelle che salgono e creano magia, le falene, le mele che maturano al buio e tutto quello che si può immaginare ad occhi chiusi. Un saluto a te, Lisa, ed al salotto verde.
@ Marta: che bello quello che hai descritto.
? | Venerdì, 12 luglio 2013 @11:50
è piacevole questo momento della giornata ,questa ora indecisa tra il giorno e la sera ,questa semplicità di vita domestica ,la finestra gialla che prolunga la luce del sole ,le mele che profumano le notti ,magari tutte in fila messe a maturare sopra la credenza ,come ancora fanno i nostri contadini .
Marta | Venerdì, 12 luglio 2013 @09:26
Buongiorno Lisa, buongiorno a tutti, di ho dormito al Greif per lavoro, sto curando le ambientazioni per un (speriamo) documentario importanti sulle città di confine ma la logistica è complicata, Trieste è una città dove mi è piaciuto essere sola, camminare guardando il mare, mi ha donato sensazioni simili a Venezia di mattino presto, quando tutto sembra irreale perchè avvolto dal silenzio e possibile per se stessi.
Giovedì, 11 luglio 2013 @08:58
"Avevi l’abitudine di andare ogni mattina a spiare l’arrivo della luce in giardino. Con in mano la prima tazza di caffè, coglievi la fortuna di esistere, di risvegliarti con la natura qui, in questo angolo del pianeta, di rianimarti e di toccare terra, prima di affrontare lo sforzo di vivere… Respiri avidamente il giorno nuovo, inedito, e capisci che questo, niente più di questo rappresenta ancora la felicità: bere l’aria scura".
(Colette Nys-Mazure)
Il primo caffè del mattino. Sospesa felicità.
Questo è il mio nuovo #spillo su Gioia: frasi di una poetessa belga, nata nel 1939.
Diego Galdino | Domenica, 14 luglio 2013 @11:59
E' incredibile ho pubblicato per la Sperling un romanzo dal titolo Il primo caffè del mattino ed ignoravo l'esistenza di questi versi...Una vera vergogna, grazie per aver contribuito a rimediare a questa mancanza... :-)
? | Venerdì, 12 luglio 2013 @07:35
buongiorno Lisa ,ci aspettiamo un pensiero che non ci faccia pensare troppo ....
Lilabella | Giovedì, 11 luglio 2013 @21:57
Era impossibile che io non cogliessi la perfetta semplicità ed armonia di queste parole. Io che prendo all'incirca quattro caffè al giorno, che amo sentire l'odore del caffè salire per la cucina, che amo condividere con le mie amiche il caffè delle nove. Eh già.. sospesa, intensa, felicità! Un sorriso serale al salotto verde.
claudia mdg | Giovedì, 11 luglio 2013 @16:10
Sì, ti devo un caffè! Ho letto la spiegazione, un po' complicata, e devo dire che è una curiosità di cui non avevo mai sentito parlare.
? | Giovedì, 11 luglio 2013 @15:52
trovato!!!!!! cerca ANCONA mi devi un caffè !
claudia mdg | Giovedì, 11 luglio 2013 @15:52
Ciao punto interrogativo, vado al mare in Abruzzo, da lì il sole lo vedo sorgere soltanto, ma adesso farò più attenzione la sera, non si sa mai... scherzavo! Buone vacanze
? | Giovedì, 11 luglio 2013 @15:41
ti giuro che è così se potessi ti manderei foto ..... mi è piaciuta la tua battuta ora cerco sul blog per vedere se trovo qualcosa che ti convinca ciao tu dove vai in vacanza ?
claudia mdg | Giovedì, 11 luglio 2013 @15:18
Per ? : l'idea che dalla stessa spiaggia vedi il sole sorgere e tramontare mi inquieta un po': che ci metti nel caffé la sera?
? | Giovedì, 11 luglio 2013 @13:55
in vacanza il primo caffè in spiaggia con il sole che sorge , l'ultimo sempre in spiaggia con il sole che tramonta nelle marche il sole nasce e tramonta sul mare ...niente di più bello ... buone vacanze
carla | Giovedì, 11 luglio 2013 @12:11
E' proprio ciò che accadrà tra qualche giorno quando sarò finalmente in vacanza!
? | Giovedì, 11 luglio 2013 @10:24
sul terrazzo ,ogni mattina ,in totale solitudine e ogni mattina la sorpresa,di una nuova foglia o di un nuovo fiore ....poi i profumi del caffè si mescolano ed è buongiorno per tutti ...
annetta | Giovedì, 11 luglio 2013 @10:13
Con in mano il secondo caffè del mattino: condivido! Il primo è il più bello e più intimo, guai a chi parla, guai a chi disturba. Il primo caffè del mattino non va condiviso, ci si alza in silenzio, si mette su la moka e si attende nel silenzio il suo familiare borbottio-profumo-richiamo, guardando fuori dalla finestra "cogliendo la fortuna di esistere, di risvegliarsi...". Perfetta descrizione di ciò che provo ogni mattina.
Mercoledì, 10 luglio 2013 @08:28
"Forse il cielo ha molta parte in questo, un cielo continuamente mutevole e perciò tipico, unico: tutto può mutare da un momento all’altro. Prima, magari, è plumbeo; poi per un soffio di bora si allarga e tutto cambia. Le nubi sono spazzate via e torna il sole e si ha così una primavera continua anche nel cuore dell’inverno, o dell’estate, o dell’autunno. Questa varietà rafforza il sentimento della frontiera. Un mondo in fondo precario, provvisorio, all’incrocio tra nord e sud, est e ovest. Ma questo significa anche ricchezza, ricchezza di umori: porta odori, profumi di altre parti. Il profumo della resina e delle bacche del Carso si mescola con quello del mare, la campagna con la città".
(Fulvio Tomizza)
Il cielo mutevole di Trieste. Poter sempre averlo dentro, questo vento di continua primavera.
Le frasi di oggi sono tratte da un libro appena uscito: "La Trieste di Tomizza" (Comunicarte Edizioni), quattro itinerari e cento immagini intorno allo scrittore, a cura di Stella Rasman e Patrizia Vascotto. Lo trovate, e potete ordinare, qui. E' una piccola, giovane, casa editrice triestina: http://www.comunicarte.info/edizioni/
LISA | Giovedì, 11 luglio 2013 @09:22
Gabriella: "Quanto lontana o quanto vicina sei, Ingeborg? Dimmelo, così saprò se tu chiudi gli occhi, quando io adesso ti bacio".
http://www.lisacorva.com/it/view/679/
LISA | Giovedì, 11 luglio 2013 @09:19
Marta, hai dormito al Greif a Barcola? E' un albergo che mi sembra quasi sprecato... Eri lì per lavoro? A Trieste mi piace il fané Duca D'Aosta proprio in piazza Unità.
Marta | Giovedì, 11 luglio 2013 @07:37
Ho dormito al Greif Hotel, la vista del mare mi ha emozionato....
Gabriella | Giovedì, 11 luglio 2013 @02:03
bella la tua poesia lila. "tra le pareti del cuore" è anche la chiusa di una poesia del grandissimo poeta paul celan. sfuggì allo sterminio nazista-lui originario della bucovina- mentre i suoi genitori non si salvarono;riparò in francia ove insegnò all'università ma le molte poesie scritte sono state da lui scritte in lingua tedesca la lingua dei suoi carnefici. morì gettandosi nella senna a parigi nel 1970. amò intensamente ingeborg bachmann, la grande scrittrice e poetessa austriaca e si scrissero anche quando il loro amore si era trasformato in affetto e entrambi avevano relazioni con altre persone.il libro di lettere mi pare si chiami "troviamo le parole" ed è edito da nottetempo. mi ricordo che lisa in un suo post ne riportò un brano.sono bellissime e stuggenti proprio le lettere di 2 poeti veri! "le pareti del cuore" è la chiusa di una poesiadi celan tratta da "sotto tiro di presagi."te la troverò lila se la vuoi per intero. lui il più grande poeta in lingua tedesca è molto oscuro talvolta faccio molta fatica a capirlo: ma per me emana un fascino incredibile. la tua bella poesia si alimenta del sentimento dell'assenza ma è lirica, intelleggibile; sono 2 poli diversi di far poesia.ma anche se molti equiparano la poesia alla matematica la poesia per me non è una formula geometrica.
Lilabella | Mercoledì, 10 luglio 2013 @22:36
Quante speranze, profumi e nuovi umori portati dal vento di Trieste. E' un vento che non conosco ma conto di colmare questa lacuna al più presto. Un saluto serate a te, Lisa, ed al salotto verde.
Gabriella | Mercoledì, 10 luglio 2013 @09:52
cosa davvero curiosa la memoria e il bagaglio emotivo-intellettuale che ci portiamo dentro. sono andata su wikipedia e visto che "la miglior vita" (premio strega) è proprio del 1977. e io in quell'anno avevo PROPRIO 12 anni. non dico questo per autoreferenzialità ma io dimentico cose di pochi gg fa per me importanti e-grazie a te- ripesco dalla mia memoria un libro del lontano 1977! forse -escludendo per mia età ancora relativamente giovane- malattie della memoria confido che le cose importanti che svaporano ORA ritornino in seguito in base ad una suggestione, alla ipercitata madelaine (scusate mio francese) di proust. io ci tengo molto alla memoria. un mio analista diceva che le cose che ci colpiscono prima o poi riaffiorano sono sentimenti emozioni, anche libri ma legati ad un'emozione. non sono una formula matematica. poi mi sono ricordata di aver letto di tomizza "i rapporti colpevoli" del 1993 e anche questo rimosso; ora tengo quadernetti su cui appunto tutto ciò che mi colpisce-naturalmente in primis i tuoi buongiono, lisa, e le semplici ma poetiche frasi di commento che apponi a versi e ai brani di prosa. solo che spesso mi dimentico DOVE ho messo i quadernetti! mah!
Gabriella | Mercoledì, 10 luglio 2013 @09:32
quabdo ero molto piccola- che cosa particolare lisa qursti flsh che affiorano alla nostra memoria dopo 30-35 anni, è la prova che TUTTO è racchiuso nello scrigno delle nostre anime- forse avevo 12 ann;i mi sentivo inquieta insoddisfatta. nella biblioteca dei miei genitori trovai di fulvio tomizza un libro che si chiamava( mi pare) "la miglior vita." non ricordo di cosa parlasse ma ricordo una sensazione NETTA (dopo averlo letto) che forse ho avuto solo un altro paio di volte nella mia vit nella lettura intendo.
una sensazione di SERENITA' di SPERANZA: è bello che un libro trasmetta ciò. poi più nulla: non ho più ripreso in mano nè quello nè altri libri di tomizza. ma una cosa sono sicura: quando andrò dai miei lo andrò a cercare ricordo anche il punto della libreria bianca dove sta.grazie, lisa come sempre.
? | Mercoledì, 10 luglio 2013 @08:44
Lisa ti ricordi? Ogni vento è vento di mare ......
Martedì, 9 luglio 2013 @07:07
"Nominarti.
Non è la poesia della tua assenza,
solo un disegno, una crepa in un muro,
un che d’amaro, qualcosa nel vento."
(Alejandra Pizarnik)
Quando non ci sei. L’ombra della tua assenza è qualcosa nel vento.
Nata a Buenos Aires nel 1936, figlia di immigrati russi, e lì morta suicida nel ’72, Alejandra Pizarnik è stata una poetessa argentina. I versi di oggi sono tratti da "L’altro sguardo", un’antologia delle poetesse del Novecento, Oscar Mondadori.
annetta | Giovedì, 11 luglio 2013 @10:08
gabriella: se non utilizzi facebook contattala tramite la sua casa editrice sartoria utopia http://sartoriautopia.freshcreator.com/ita/chi-siamo . Interessante questo libro sul fotografo e la rocker, me lo metto in lista, grazie!
Gabriella | Giovedì, 11 luglio 2013 @01:46
per annetta: mi piacerebbe mettermi in contatto confrancesca per i reading poetici ma dove la trovo? come faccio? sugli artisti maledetti ho letto questl'inverno la storia dell'amicizia/amore tra robert mappllethorpe il grande fotografo morto poi di AIDS e patti smith la famosissima poetessa-rocker ancora -e alla grande- sulla breccia dell'onda. è un ritratto della loro amicizia/amore tra 2 artisti giovani anticonvenzionali; un sentimento fatto di eccessi ma anche di improvvise accensioni di tenerezza, il titolo non lo ricordo perchè l'ho letto questo lobro da mio cognato a milano è suo, io non lo possiedo. ma se fai una rapida ricerca su google lo trovi facilmente.grazie ancora annnetta per avermi segnalato il contatto con francesca.
Lilabellla | Mercoledì, 10 luglio 2013 @22:29
@ ?: io credo che noi esistiamo in quanto esistenze umane, quando le nostre strade si incrociano con quelle di un lui potrebbe sorgere una scintilla sempiterna o solo un fuoco di paglia!
annetta | Mercoledì, 10 luglio 2013 @14:48
Scusate volevo dire magari NON imprescindibile
annetta | Mercoledì, 10 luglio 2013 @14:47
Una delle mie letture estive preferite sono le biografie di artisti e rockettari maledetti: Basquiat, Antony Kiedis, Keith Richards, Modigliani e quest'anno Johnny Ramone. C'è poco da fare: la connessione tra tormenti esistenziali, vite disgraziate ed eccessive, enormi problemi sociali, psichici e affettivi e produzione artistica è un dato di fatto - magari imprescindibile ma esiste. Forse la domanda non è "perchè i poeti sono tristi e tormentati?" ma perchè le persone tristi e tormentate diventano poeti? Forse l'arte e la poesia sono la loro cura, non so...
annetta | Mercoledì, 10 luglio 2013 @14:39
@gabriella: in inverno francesca e amici organizzano reading poetici tutti i mercoledi sera al circolo arci di turro. se la contatti su FB puoi restare aggiornata sulle varie iniziative. ? brava, ottima domanda: la filosofia è l'arte di porsi le domande giuste, più che quella di trovare le risposte...
? | Mercoledì, 10 luglio 2013 @07:31
la poesia è semplice e delicata ..... ma in tutte le poesie c'è sempre un amore perduto , un lui che non ritorna . un vuoto che lascia il nostro cuore a pezzi , le nostre lacrime ....sempre lui,lui,lui ma noi dove siamo ? che facciamo ?
Lilabella | Martedì, 9 luglio 2013 @22:07
I versi di questa poetessa sono bellissimi! Posso permettermi di dire che probabilmente i poeti, le poetesse, hanno quella sorta di antenne che ampliano la loro sensibilità ed a volte gli rendono difficile vivere ma poi sono le vicende personali che possono modificare il proprio vissuto.
Ed ora una mia piccola "poesia":
Ho racchiuso nel vento
il tuo nome
perché lo soffi via
tra le pareti del cuore.
Lila
lucy | Martedì, 9 luglio 2013 @16:33
bellissima.............
Gabriella | Martedì, 9 luglio 2013 @14:49
leggevo ma molti anni fa in quell'introduzione a "L'altro sguardo" che forse queste scelte estreme avvengono-sto schematizzando- perchè molte poetesse si pongono fuori dal "recinto comune" che comunque rassicura.quasi dovessero pagare un prezzo alla loro originalità e all'anticonformismo (quello vero non di facciata); però caspita io ciò che ammiro in uomini e donne è proprio l'originalità di pensiero, le scelte anticonformiste. e comunque come dice annetta è vero ci sono tante tipologie di poeti. conosciuta per telef francesca genti. ho comprato "l'arancione mi ha salvato dalla malinconia" sartoria utopia; un libriccino colorato e cucito a mano che solo a vederlo mette allegria.e ho altre opere sue..mi piace molto.quando salirò a milano la cercherò chissà se ho la fortuna di assistere ad un suo reading!
annetta | Martedì, 9 luglio 2013 @13:51
Ma no dai, ci sono poeti tristi e poeti ribelli, poeti romantici ed altri disillusi. Ci sono poeti per tutti perchè ogni temperamento allegro o triste che sia può essere dotato del dono della poesia e della capacità di comunicare: si tratta solo di scegliere gli autori che ci fanno stare meglio, che sono più in assonanza con noi. Io che amo i ribelli vi consiglierei di leggere per contrappasso la recente antologia "Bastarde senza gloria" pubblicata da Francesca Genti e amiche: una raccolta di poesie al femminile sull'invettiva, sull'incazzatura con la I maiuscola, di quelle che non si arrendono, che fanno ribaltare i tavoli, la vita, le coscienze delle persone che ci stanno attorno. Quando ce vò, ce vò: a volte, anzi spesso, una sana incazzatura ti salva la vita. Buon divertimento!
LISA | Martedì, 9 luglio 2013 @13:42
Valentina, quel vento in Provenza che porta profumo di lavanda e l'ombra di un'assenza.
LISA | Martedì, 9 luglio 2013 @13:40
Gabriella: forse la risposta è nella poesia di Montale che Annetta ricordava ieri.
? | Martedì, 9 luglio 2013 @13:31
già anche io mi chiedo perchè ? ' sti poeti sono sempre tristi , più sono tristi più sono contenti , finiscono male , forse pensano troppo ..... il mio vento oggi mi porta il profumo della magnolia dal terrazzo ,un bon odore di talco dal bagno , , un profumino di arrosto dalla cucina e la musica del vicino che suona pianoforte ... vita vera
Gabriella | Martedì, 9 luglio 2013 @11:57
scusa lisa mi perdo i pezzi mentre scrivo e volevo rendere intellegibile il mio scritto. PERCHé' tante poetesse scelgono l'ombra? più dei poeti uomini (mi pare). c'è una "spiegazione" nell'introduzione a "l'altro sguardo" delle possibili cause di tanti suicidi tra le poetesse è un'introduzione bella ma non mi convince appieno..scusate non volevo introdurre un argomento noir solo riflettere magari assieme. perchè non pensare che la poesia e l'arte in genere non possano dare gioia perchè ci permettono di esprimerci e di portare alla luce voci che premono dentro di noi?!
Gabriella | Martedì, 9 luglio 2013 @11:48
amo molto questa poetessa e- posso fare una segnalazione non una vera e propriaa pubblicità- una parte cospicua delle sue poesie è contenuta in un'edizione della raffinatissima casa editrice crocetti di milano. il titolo è: Alejandra Pizarnik " La figlia dell'insonnia";. però io lisa la "scoprii proprio leggendo anni addietro questa bellissima poesia che tu riporti dall'antologia" L'alltro sguardo?" una domanda mi pongo da tempo. io ho fatto una tesi su Antonia Pozzi e letto molta poesia femminile spec contemporanea.so che la poesia non "salva la vita"-semmai "medica" certe ferite,, ci fa pensare riflettere etc e ci sono altre gioie nella vita come, viaggiare l'Amoe e l'amicizia, un bel lavoro, dare e ricevere affetto o c'è chi trova pace e conforto nella fede ..insomma l'anima è variegata. ma perchè -per usare una tua struggente espressione a proposito di serena, la sorella della tua amica di lisbona scelgono l'ombra? perchè troppo spesso "si arrendono all'eternità?" (parafraso un bel verso di bruna dall'agnese). sensibilità scorticat", a 2fior di pelle"? eppure lo stesso non riesco a capire (però l'anima umana è un mistero e certi moti anche dolorosissimi dell'animo sono imperscrutabili) buonissima giornata a te lisa e a tutte/i i frequentatori del salotto verde.
Valentina | Martedì, 9 luglio 2013 @10:16
in Francia, in mezzo si profumi della Provenza, chiamo un amico col tuo nome, lapsus direbbe Freud, non lo so ma ho sorriso tanto pensando a quanto sia inutile la mia testardaggine. Se qualcuno ce l'hai dentro, beh ci resta, nonostante tutto.
Buona giornata, bellissima poesia.
Lunedì, 8 luglio 2013 @07:28
"Chiedo la forza del tirarsi indietro
la forza d’ogni rinunciante, la forza
d’ogni digiunante e vegliante
la forza somma del non fare
del non dire del non avere del non sapere.
La forza del non, è quella che chiedo.
Non non non: che parola splendida
questo non"
(Mariangela Gualtieri)
Saper dire no.
Ancora dei versi della poetessa italiana Mariangela Gualtieri. Questi sono tratti da "Senza polvere, senza peso", Einaudi.
Lilabella | Martedì, 9 luglio 2013 @10:41
Annetta grazie! Buona giornata :-)
? | Martedì, 9 luglio 2013 @10:19
Ann grazie per il non alineata lo userò in famiglia ,alla bisogna e cioè quotidianamente anche se siamo la famigliola felice di certi biscotti o certi gradi magazzini si discute molto ...ciao buona giornata
annetta | Martedì, 9 luglio 2013 @00:28
lilabella...vero! il non fare/accettare/subire scientemente cio' che si reputa inadatto a noi significa prima di tutto non doverlo disfare poi. energia risparmiata x cio' che ci piace/convince davvero. un atteggiamento che definirei ECOLOGICO verso l'esistenza. molto moderno, molto innovativo, molto sostenibile. partiamo dal non-spreco delle nostre energie. brava!
Lilabella | Lunedì, 8 luglio 2013 @19:20
Questa poesia contiene dentro sé una grande forza. Manifestare il proprio essere partendo da un non, è grandioso! Mi ha colpito la forza che può rappresentare il digiunante ed il vegliante. Mi colpisce nell'idea la contrapposizione che ci può essere tra un frenetico fare ed il non fare, un non fare che però si diversifica dall'ozio per la sua preziosità.
Buona serata a te, Lisa, ed al salotto verde.
annetta | Lunedì, 8 luglio 2013 @18:46
Grazie, anche io apprezzo i tuoi perche' non sono quasi mai "allineati" e le persone non allineate mi piacciono perche' sanno come "ribaltare il tavolo" come dice il buon Neruda che non e' Neruda! Buona serata
? | Lunedì, 8 luglio 2013 @17:10
moltissimo , la mia passione giardiniera non ha limiti nè confini .... apprezzo sempre i tuoi commenti ciao
annetta | Lunedì, 8 luglio 2013 @16:22
Certo, ovvio - i desideri come i "non desideri" cambiano e si evolvono nel tempo; l'importante secondo me è tenere pulito il proprio giardino dal non voluto, stagione dopo stagione. Piaciuta la metafora vivaistica? :-))
? | Lunedì, 8 luglio 2013 @14:05
ciao Annetta scusa ma io credo che ciò che non siamo oggi possiamo diventarlo domani , la vita riserva tante sorprese e lo stesso vale per ciò che magari non vogliamo oggi .. perchè escludere delle possibilità ,per non avere delusioni ?
annetta | Lunedì, 8 luglio 2013 @13:57
? morte? pensa se le persone riuscissero tutte a rifiutare ciò che non vogliono, o a non essere ciò che non vorrebbero essere, quanta sofferenza in meno al mondo ci sarebbe... Dire no è vita, altrochè morte! :-))
annetta | Lunedì, 8 luglio 2013 @13:47
La poesia come ogni forma d'arte è bella perchè ognuno ci legge quello che preferisce. Io amo questa poesia perchè la trovo molto saggia; sapere quello che NON si è, quello che NON si vuole, equivale per me a lasciare le porte spalancate a tutto ciò che non si conosce, escludendo dalla propria vita solo quanto abbiamo effettivamente appurato essere negativo. Affermare con sicumera io sono questo, o io voglio quello significa escludere tutte le possibilità che non rientrano nei nostri schemi mentali. Forse Montale non la intendeva così, ma a me questi sono i pensieri che ispira questa lirica, e per questo la amo.
? | Lunedì, 8 luglio 2013 @11:35
grazie per avermelo ricordato e per la poesia di matha medeira ...quando sarò vecchia ... mi ricorda una cara vecchia zia che aveva la stessa filosofia di vita
LISA | Lunedì, 8 luglio 2013 @10:57
Annetta, meraviglioso Montale, sempre.
LISA | Lunedì, 8 luglio 2013 @10:57
Quella poesia non è di Neruda. E' un falso Neruda che gira in rete; in realtà è della brasiliana Martha Medeiros. Vedi qui, un mio vecchio post: http://www.lisacorva.com/it/view/835/
? | Lunedì, 8 luglio 2013 @10:21
Annetta "evitiamo la morte a piccole dosi ....." come ci dice Neruda
annetta | Lunedì, 8 luglio 2013 @09:49
Non chiederci la parola che squadri da ogni lato
l'animo nostro informe, e a lettere di fuoco
lo dichiari e risplenda come un croco
perduto in mezzo a un polveroso prato.
Ah l'uomo che se ne va sicuro,
agli altri ed a se stesso amico,
e l'ombra sua non cura che la canicola
stampa sopra uno scalcinato muro!
Non domandarci la formula che mondi possa aprirti,
sì qualche storta sillaba e secca come un ramo.
Codesto solo oggi possiamo dirti,
ciò che non siamo, ciò che non vogliamo.
(Eugenio Montale, Ossi di seppia)
Amo questa poesia di Montale. L'uomo che con l'andare degli anni e delle esperienze abbandona la presunzione di sapere esattamente chi è e cosa vuole, e acquista la consapevolezza di sapere solo cosa non è e cosa non vuole - che è già un grandissimo passo avanti.
? | Lunedì, 8 luglio 2013 @08:58
vorrei avere tutte queste forze tranne quella del rinunciante ( che può avere varie motivazioni ) e vorrei aggiungere la forza del non ai figli , oggi abituati ai troppi si
Sabato, 6 luglio 2013 @19:13
Oggi, su D di Repubblica, trovate un mio articolo sul progetto utopico di una piscina galleggiante a Manhattan, con l'acqua filtrata del fiume. Intanto vi copio quello che ho scritto, sempre per D di Repubblica, su un altro visionario progetto: da un inceneritore rifiuti, una pista da sci. In costruzione a Copenhagen. Mi piace l'architettura quando immagina e costruisce il futuro.
"Amager Bakke è il perfetto esempio di quello che mi piace chiamare "hedonistic sustainability", sostenibilità edonistica", dice Bjarke Ingels, il giovane (ha 38 anni) architetto danese, visionario fondatore di BIG. "Ovvero, l’idea che la sostenibilità ambientale non sia un peso; anzi, che una città sostenibile possa davvero migliorare la nostra qualità di vita. E dunque, un impianto di smaltimento rifiuti che diventa anche pista da sci è il miglior esempio di una città e di un edificio che sia sostenibile dal punto di vista ecologico, economico e sociale". Dopo il concorso, vinto nel 2011, e dopo ritardi e polemiche, finalmente il cantiere di Amager Bakke, nella periferia di Copenhagen, è partito. A fine lavori la città si ritroverà con un nuovo, super-eco impianto di smaltimento rifiuti (che sostituisce il precedente, vecchio di quarant’anni; ed è "waste-to-energy", perché trasformerà i rifiuti in energia), sul cui tetto si snoderanno 31mila metri quadri di piste da sci, a vari livelli. Spazzatura ludica: un nuovo successo per Bjarke. Che, dopo aver fondato il suo BIG - Bjarke Ingels Group nel 2006, ora si ritrova con più di cento collaboratori tra Copenhagen e New York. Insomma: pensa in grande ("big", come l’acronimo che dà il nome al suo studio), e lavora in grande, con decine di cantieri aperti in tutto il mondo. Progetti ludici, spesso, come Superkilen, aperto l’estate scorsa a Copenhagen: 30mila metri quadri di parco urbano multietnico, con arredi urbani delle quasi 60 diverse nazionalità di chi abita nell’area: dalla fontana del Marocco alla piovra-scivolo dal Giappone, dai neon dal Qatar e dalla Russia ai bidoni della spazzatura tipici British. Superkilen è a tre colori: rosso per la piazza, verde per il parco, nero per il mercato. "Da ragazzo, in realtà, sognavo di diventare un fumettista: e disegnare graphic novels", dice Bjarke, che infatti ha voluto a fumetti il suo libro di architettura. Il titolo? E’ anche il suo motto: "Yes is more".
Qui per vedere i "rendering", cioè gli schizzi al computer, dei progetti: http://www.dezeen.com/2013/03/05/amager-bakke-waste-to-energy-plant-by-big/
e
http://www.dezeen.com/2012/10/24/superkilen-park-by-big-topotek1-and-superflex/
Lilabella | Domenica, 7 luglio 2013 @22:37
Il tuo articolo mi piace!!! Anche io però come Claudia vedo il superkilen un po' freddino, forse perché sono abituata al verde dei parchi. L'inceneritore fa un effetto particolare, la foto notturna è da brivido!
claudia mdg | Domenica, 7 luglio 2013 @19:30
Il superkilen mi sembra un po' alienante, uno spazio freddo (vabbe' che siamo in Danimarca). L'inceneritore sciabile è una genialata, chissà che impatto visivo trovarselo davanti.
carla | Sabato, 6 luglio 2013 @21:20
bellissimo!! l'articolo e anche il progetto
Venerdì, 5 luglio 2013 @07:17
"E’ inutile credere a quel che una persona dice quando è innamorata, ubriaca o candidata alle elezioni."
(Shirley MacLaine)
La meravigliosa stupidità dell’amore.
Mi piace la saggezza ironica di certe attrici! Trovate la battuta puntuta di Shirley MacLaine anche in originale, in Friday Lisa, come ogni venerdì. E seguitemi su Twitter: riceverete ogni mattino l'incipit del Buongiorno, in diretta mattutina.
Lilabella | Lunedì, 8 luglio 2013 @19:12
Max, sì, lo penso anche io: in birretta semper veritas :-)
Max | Lunedì, 8 luglio 2013 @15:54
1) lilabè era bugiona per le bugie che me raccontava tamo nun tamo però te amoe come sempre allunga a gamba accotcia a gamba!!!.in birretta semper veritas
2) bella punto interrogatì, no Er sor vanzina non me conosce e io non mi ritrovo in tutte quelle parole, io so più zappa, per nientesolitario, però si adoro voi donne tutte, propio propio tutte!
3)domo mio, ma che fai te ne vai a magnà le fragole collapanna e a far fico a uimbleton e me lasci solo come uno propio solo...
? | Domenica, 7 luglio 2013 @19:14
max ,senti questa da un romanzo di e. vaanzina .....max è uno che rispetta le debolezze degli altri , avendone tantissime, uno che fac il tifo per i perdenti ,,,che assolve i vizi dei suoi simili ......che affronta la vita sapendo che la vita è più forte di noi..... A max piace bere , gli piacciono le donne , è spiritoso , è sempre pronto a combattere le battaglie impossibili , ma è anche romantico ,perbene abbastanza colto,solitario, coraggioso , Un italiano anticonformista che non si arrende al moralismo dilagante .... da un quotidiano di oggi ... ma Vanzina ti conosce ?
Gabriella | Domenica, 7 luglio 2013 @18:29
non ti preoccupare lila forse lo troverò in un mio quadernetto; perchè mi ricordo l'atto dello scrivere per appuntare ma non ricordo DOVE! periodo di grande smemoratezza!! oggi pioggia a roma ma è solo un acquazzone d'estate! un abbraccio
Lilabella | Domenica, 7 luglio 2013 @16:37
Max ah ecco, non mi so proprio snaturata! :-) Solo che non ho capito: perché pensi che sta tipa sia stata na bugiarda? Perché beveva qualche birretta in più?
@ Gabriella mi ricordo di questo link ma non l'ho appuntato anche io e non ti posso aiutare, mi spiace!
Un sorriso al salotto verde.
Max | Domenica, 7 luglio 2013 @06:22
Lilabè e daje... Ma certo!!!
LISA | Sabato, 6 luglio 2013 @20:18
Trex: la saggezza di Alice. Grazie!
Gabriella | Sabato, 6 luglio 2013 @18:07
cioa lisa scusa se ti sguinzaglio sempre alla ricerca di qualcosa. ma ne sono quasi sicura in questo blog tempo addietro si è parlato di un link che parlava di poesia come " terapia." mi pare l'avesse postato francescache si è sposata..sicuramente l'avrò appuntato in uno dei miei innumerevoli quadernetti ma non me lo ritrovo! francesca o altre/i che seguono questo blog l'hanno per caso appuntato e segnalarmel?. scusa lisa e grazie a tutto il salotto verde!
Lilabella | Sabato, 6 luglio 2013 @15:21
Max sono di Roma pure io ma la parola bugiona mi sfugge. Intendi dire che sta tipa era una bugiarda?
Max | Sabato, 6 luglio 2013 @09:25
Na vorta ho avuto una tresca con una tipa che era consigliere circoscrizionale, je piaceva la birretta in quantità e diceva che era pure innamorata de me. Però era nà bugiona!! A Shirley, ecchime!!!
Lilabella | Venerdì, 5 luglio 2013 @23:06
Fortissima questa battuta di Shirley MacLaine e bello il tuo commento! Devo dire che oggi passeggiando per la mia città ho avuto modo di notare diverse coppie e quello che ha attirato la mia attenzione è stato l'intreccio di mani. E' bellissimo, a parer mio, quando una coppia si tiene per mano, non togliendo nulla alla
meraviglia del bacio, quando un uomo ed una donna si tengono per mano mi sembra come se sigillino un patto d'amore che potrebbe durare un secondo o durare per sempre. Cara Lisa evviva allora la meravigliosa stupidità dell'Amore ;-)
Trex | Venerdì, 5 luglio 2013 @12:12
Alice:"Per quanto tempo è per sempre?"
Bianconiglio:"A volte, solo un secondo"
? | Venerdì, 5 luglio 2013 @11:41
e allora quale sarà il momento giusto per " quello che ti dico adesso sarà vero per sepre " ?
Hermione | Venerdì, 5 luglio 2013 @09:15
Come si suol dire " parole sante "!!!!
Giovedì, 4 luglio 2013 @07:39
"Non esiste una vita trasparente. Ogni donna ha un segreto, per piccolo che sia. Tutte ne hanno almeno uno".
(Marcela Serrano)
Quel segreto è una piccola vibrazione di luce nel mio cuore. E’ qualcosa che non confesso neppure a me stessa. Ma lo leggo ovunque: nel mio cellulare, nel fondo della mia tazzina di caffè. Quel segreto, sei tu.
Forse ve la ricordate, questa frase di Marcela Serrano, scrittrice cilena: è tratta da "Noi che ci vogliamo così bene", Feltrinelli. Un romanzo di una decina d'anni fa: quattro amiche, quattro vite, segreti e amori che si intrecciano. E' anche il mio #spillo su Gioia!, in edicola oggi. Dove troverete anche il mio reportage da Wimbledon. Più abiti e Pimm's che tennisti, vi avviso...
LISA | Venerdì, 5 luglio 2013 @07:16
Grazie Trex, per questa poesia sottomarina: "Sei un foglio, un disegno astratto, uno che vola come un aquilone, uno che manda manciate di sale nelle mie ferite aperte, ma non importa: è sempre salsedine di quel mare pieno di coralli, di pesci, forse morti e di infiniti sottomarini". Parole che non conoscevo. L'infinito mare di chi amiamo.
Lilabella | Giovedì, 4 luglio 2013 @18:22
Credo anche io che in effetti i segreti più teneri siano quelli del cuore, quelli che a volte non abbiamo il coraggio di rivelare anche a noi stessi, che rimangono sospesi come morbide nuvole nella nostra mente e nel nostro cuore. Un sorriso al salotto verde.
@ Trex: davvero belle le parole della Merini che hai riportato!
Trex | Giovedì, 4 luglio 2013 @14:16
Queste parole e il tuo commento mi hanno fatto venire in mente altre parole, in questo caso versi, della splendida ed immensa Alda Merini, tratti da "Mistica d'amore":
"In ogni parte, malgrado tu fossi interamente ignudo o interamente coperto o interamente pazzo, io ti ho visto salire le colline della mia origine e non so, da vera innamorata qual sono, come tu faccia a conoscermi e chi ti abbia messo dentro di me. Sei un foglio, un disegno astratto, uno che vola come un aquilone, uno che manda manciate di sale nelle mie ferite aperte, ma non importa: è sempre salsedine di quel mare pieno di coralli, di pesci, forse morti e di infiniti sottomarini. Quello che mi dici non ha importanza, nessuno dei due ascolta l'altro, perché i nostri richiami sono calati in un mondo dove viviamo solo io e te in compagnia di un amore che non discuterà mai nessuno perché a nessuno ne abbiamo parlato"
I segreti più teneri sono quelli del cuore.
Mercoledì, 3 luglio 2013 @07:54
"C’è una pace grandiosa
al centro del campo e il verde
dell’erba promette:
quello che dirai adesso
sarà vero per sempre.
Allora dice parole identiche
al verde, poi canta il nome della terra, e sente
che tutto sprigiona e combacia."
(Mariangela Gualtieri)
Quel che ti dirò adesso, sarà vero per sempre.
I versi di oggi sono tratti da "Senza polvere senza peso", di Mariangela Gualtieri, Einaudi. Una piccola raccolta della poetessa italiana nata a Cesena nel 1951.
Lilabella | Mercoledì, 3 luglio 2013 @15:55
Ho sorriso appena ho letto questa bellissima poesia. Perché leggo questi versi nel verde che caratterizza il tuo salotto, Lisa, quel verde che mi tranquillizza, mi mette pace e mi dà gioia ogni giorno. E' chiaro che ambisco anche ad un amore un pò passionale ma ogni cosa a suo tempo..(stavolta i puntini di sospensione sono necessari)
p.s. il tuo commento è da favola :-)
Martedì, 2 luglio 2013 @07:06
"Assente, il tuo volto si dilata tanto da colmare l’universo. Passi allo stato fluido, quello dei fantasmi. Presente, si condensa; e raggiungi la concentrazione dei metalli più pesanti, l’iridio, il mercurio. Mi fa morire, quel peso, cadendomi sul cuore."
(Marguerite Yourcenar)
Eppure, quanta voglia di te.
Il Buongiorno di oggi è tratto da "Fuochi", Bompiani. Traduzione di Maria Luisa Spaziani, che è una poetessa: e, nella traduzione, si sente.
LISA | Mercoledì, 3 luglio 2013 @07:45
Non avevo letto di Sarah, l'acrobata del Cirque du Soleil che è morta in volo. Ci sono stata solo una volta: spettacolo pirotecnico, sempre un po' estraniante per me che non amo il circo. Ma era bello.
Lilabella | Martedì, 2 luglio 2013 @18:53
Ho un pensiero simile a quello di Elisa. L'Amore vero che diventa oblio e si dimentica per far posto ad un germogliare nuovo. E' vero, Lisa, c'è stato un tempo in cui c'era voglia di lui ma l'Amore ci spinge sempre a guardare oltre, per superare quello che ci fa soffrire.
Un saluto serale a te, Lisa, ed al salotto verde.
Elisa | Martedì, 2 luglio 2013 @12:58
Leggo le parole della Yourcenar e penso che il peso, schiaccia il cuore, ma poi lentamente scivola nell'oblio delle lunghe giornate senza più lui, nel baci vampe di fuoco che lentamente svaniscono e il cuore ricomincia a battere, sempre più forte, sei fantasma ma non più spettro
Donna dell\'acqua | Martedì, 2 luglio 2013 @12:52
Stamattina ho letto di Sarah,complice il fatto che aveva la mia età,che era mamma,che se n'è andata così maledettamente in un attimo,mi sono commossa. Un angelo caduto,come gli angeli di Wenders. Ma loro sceglievano di cadere,lei no. La cattiveria del destino. Una carezza a Sarah.
Marta | Martedì, 2 luglio 2013 @11:50
Dom, non ho parole. Un anno fa esatto con l'equipe di cirque du soleil...che mazzata. Commentavamo che sembrava il volo dell'angelo...
Domo | Martedì, 2 luglio 2013 @11:04
Addio Sarah, un soffio d'aria e sei volata via.
Lunedì, 1 luglio 2013 @08:33
"L’astronomia ci ha insegnato che non siamo il centro dell’universo, come si è pensato a lungo e come qualcuno ci vuol far pensare anche oggi. Siamo solo un minuscolo pianeta attorno a una stella molto comune. Noi stessi, esseri intelligenti, siamo il risultato dell’evoluzione stellare, siamo fatti della materia degli astri".
(Margherita Hack)
Siamo fatti di stelle.
E’ morta a Trieste, a 91 anni, la prima donna a dirigere un osservatorio astronomico in Italia, la "scienziata della porta accanto", atea e democratica, atea e con il senso dell’infinito. Quello che più mi ha colpito, romanticamente? Scoprire che Margherita Hack era sposata da 70 anni: con Aldo, il marito che conobbe ai giardini, a Firenze. Erano bambini e giocavano insieme. Non si sono lasciati più.
LISA | Mercoledì, 3 luglio 2013 @07:42
Max, l'ultima scenetta romana è fantastica. Rimango sempre all'oscuro su quale sia il RSS che si voglia da me, ma immagino sia qualcosa di molto (troppo) telematico.
Max | Martedì, 2 luglio 2013 @07:07
Ringhiano serene sottobraccio è dedicata a du sorelle de 80 anni che conosco io e che girano dentro il quartiere, con loro "mai na gioia"
Max | Martedì, 2 luglio 2013 @07:05
Bella Lisa, mo te spiego io, allora:
RSS: Roma s'illumina sovente; respira silente sorridendo; rimmel sigarette soldi; ringhiano serene sottobraccio; etc etc...
LISA | Lunedì, 1 luglio 2013 @22:44
Hermione fiorentina, che bello quello che ha ricordato di Margherita Hack e suo marito."Pian piano iniziammo a riconoscerci nei bambini di una volta".
LISA | Lunedì, 1 luglio 2013 @22:42
Se sapessi che cos'è un RSS...
L | Lunedì, 1 luglio 2013 @21:00
Lisa, perchè non crei un RSS per il blog? Vogliamo seguirti dai nostri "sfogliatori" online!
Lilabella | Lunedì, 1 luglio 2013 @19:28
Grazie Domo, grazie Claudia, grazie Gabriella, ognuno a modo vostro mi avete aiutata a recuperare una parte di vita della Merini, anche lei, come la Hack, una grande Donna dotata di forte sensibilità.
Un saluto serale a te, Lisa, e al salotto verde!
p.s. mio padre mi ha raccontato che Aldo, il marito della Hack, non è voluto mai comparire con lei in televisione, chissà se per troppo amore?
carla | Lunedì, 1 luglio 2013 @19:08
Non è romantico anche pensare di essere fatti di stelle? magari di quella materia poco chiara, densa e veloce che ci ha raccontato lei per tanto tempo...
Domo | Lunedì, 1 luglio 2013 @16:55
Per te.
"Potremmo essere amanti ...
Miserabili ...
Sceglierò d'essere amante, amerò!
Pietà di noi, Miserabili Amanti!
Lis@ | Lunedì, 1 luglio 2013 @13:58
Me la ricordo ancora, l'inossidabile Margherita, che le mattine d'estate veniva, presto presto, in sella alla sua bici a fare un "toch" (= tuffo) a Barcola...
Gabriella | Lunedì, 1 luglio 2013 @13:48
scusate l'anonimo ero io, gabriella. per lilabella: tranquilla l'articolo ce l'ho io. te lo farò avere. non so scannerizzare documento però magari mi faccio aiutare da qualcino dell'internet point ( mio pc il tecnico me l'ha portato via e ne ho perso le tracce.. che pazienza!) oppure te lo invierò in fotocopia per posta (quela di una volta) o ci vedremo e te lo darò di persona. io quel muro l'ho visto a milano: struggente. ma l'hanno tolto dalla casa di ringhiera sui navigli ove abitava alda merini e trasportato in un posto anonimo a via ghisolfa mi pare. ho chiesto alle bibliotecarie lì in quel locale perchè non avessero mantenuto il muro nella SUA casa, quella di alda merini. non mi hanno saputo rispondere. biascicato che la casa era in affitto e chi l'aveva affittata ad alda merini voleva venderla; che era una casa di ringhiera non adatta ai disabili; io mi sono detta: ma come mai il comune di milano non ha acquistato la casa, magari approntato facilitazioni per disabili..era una così grande poetessa.poi io ho un debole per le case di scrittori poeti artisti etc. per es a roma ho visitato casa di moravia tipo dicembre 2011 aperta al pubblico dopo anni e anni ma finalmente visitabile. anche per le nuove generazioni perchè moravia può piacere o no ma comunque fu un intellettuale di valore e ho constatato che molti ventenni anche "acculturati" non ne sanno nulla: caduto nell'oblio. grazie a domo e a claudia per la segnalazione articolo!!
annetta | Lunedì, 1 luglio 2013 @13:39
A me personalmente l’idea che l’Uomo non sia al centro del mondo ma solo un pulviscolo insignificante nell’ economia dell’Universo da tanta pace e tranquillità. Rimette a posto le cose, i valori, ridimensiona filosoficamente l’umano affannarsi quotidiano. Peccato però che nel nostro essere nulla riusciamo comunque a distruggere sistematicamente la natura che ci circonda. Di questo non mi do pace.
Anonimo | Lunedì, 1 luglio 2013 @13:23
per lilabella: meravigliosa la canzone "the power of love!"! mi sapete su quale testata giornalistica è stato pubblicato ieri art su alda merini? anche a me è dispiaciuto molto per margherita hack. una grande donna con una grande passione. lessi che scelse di non avere figli: questa questione è delicatissima per cui penso che tutte le scelte non fare figli. volerli ad ogni costo siano da rispettare. un'altra volta lessi che era tanto arrabbiata perchè anziana non le avevano rinnovato la patente! questi grandi vecchi che ci abbandonano, penso alla mafai alla hack appunto e a tanti altri ancorta che "come foglie d'inverno" si sono sttaccati dal ramo.
e scusate il brusco cambiare argomento: ieri ho visto per la II volta "la grande bellezza" film che mi aveva letteralmente folgorata. sono ndata con una mia carissima giovane amica lei è davvero speciale e ha tanti anni meno di me, io 48 e rotti lei appena 27. a lei non è piaciuto molto. forse perchè il film parla anche della mezz'età non in genere ma quella che si perde in feste giovanilistiche e vacue senza ricercare la bellezza che pur servillo alias gambardella cerca e ricerca; mi sono detta: forse certe cose sono "captate" in maniera diversa tra persone di generaziono diverse. poi lei l'ha trovato troppo surreale. a me è piaciuto proprio per quel tono onirico sospeso tra realtà e onirismo appunto..ma una cosa mi ha colpito a livello psicologico. io volevo ritornare a vd film perchè mi era piaciuto tanto e perchè volevo condividerlo con elisa amica di rara sensibilità e bontà.
devo dire la verità però: il film mi è piaciuto meno dell'altra volta. è vero che ero troppo stanca ma noi guardiamo la stessa cosa con persone diverse e coi nostri occhi "diversi" perchè-forse-c'è un flusso di emozioni sentimenti che "passa" tra le 2 persone soprattutto se sono legate da un'amicizia siggnificativa ad es.?
mia sorella ad es di poco più giovane di me l'ha visto a milano ove vive col compagno e le è piaciuto ma vi ha trovato dei difetti: troppo lungo. a tratti tropo artificioso. l'ha rivisto dopo una settimana a roma con me e è uscita dal cinema "stregata." boh? comunque un buon luglio a tutti /e, che sia leggero gioioso spensierato e perchè no? allegro! un abbraccio
Lilabella | Lunedì, 1 luglio 2013 @11:09
Non sono atea, io credo, ma, come tu sai Lisa, credo molto nell'essere umano e nel potere dell'Amore. Per questo non posso esimermi dal ricordare una grande donna quale Margherita Hack.
Non so se lei avrebbe apprezzato ma io oggi la ricorderò ascoltando e guardando un video che parla di una grande forza come è la forza delle stelle, come la forza della vita!
Oggi non riesco a linkare ma il video in questione è The Power of Love nella versione di Gabrielle Aplin.
Un sorriso al salotto verde!
Hermione | Lunedì, 1 luglio 2013 @09:55
Cominciammo la nostra storia insieme fatta di grandi litigate perchè non andavamo d’accordo né sulla religione, né sulla politica, praticamente su nulla. Ma poi pian piano iniziammo a riconoscerci nei bambini di una volta.
Margherita Hack, parlando del marito Aldo, ne " La mia vita in bicicletta "