Giovedì, 4 giugno 2015 @09:04
"Legge per loro, ogni sera, come se le annaffiasse, come se smuovesse la terra intorno ai loro piedi. Ci sono storie che non ha mai sentito, e altre che conosce dall’infanzia, quei passaggi obbligati per tutti. Qual è il vero significato di queste storie, si domanda, che parlano di creature che non esistono nemmeno più nell’immaginazione: principi, tagliaboschi, onesti pescatori che vivono in una casupola. Vuole che le sue bambine abbiano una vita antica e una moderna… Le sta preparando per questo viaggio. E’ come se vi fosse un’ora soltanto, e in quell’ora tutte le vettovaglie debbano essere raccolte, tutti i consigli offerti. Si strugge per dar loro quell’unica frase che ricorderanno per sempre, che abbraccia ogni cosa, che indicherà loro la vita, ma non la trova, non riesce a individuarla".
(James Salter)
Le fiabe ci preparano al mondo. Non smettere di raccontarle.
Il Buongiorno di oggi (che trovate anche su Gioia in forma abbreviata: è il mio #spillo della settimana) è tratto da "Una perfetta felicità" (Guanda). Mi piace quel padre che racconta le fiabe della buonanotte alle sue bambine, "come se smuovesse la terra intorno a loro e le annaffiasse", fiabe come radici.
Giusy | Giovedì, 4 giugno 2015 @22:08
Sì, non smettete di raccontare fiabe. Possono essere modificate a piacere, secondo la sensibilità e i gusti dei piccoli che le ascoltano, ma sono sempre, sempre -anche le più crudeli - molto educative. (viste col senno di poi)
Mi chiamo Lisa Corva, e questo lo sapete. Sapete anche, se siete qui, che credo nel potere delle parole. E della poesia.
Qui troverete i miei Buongiorno: da trasformare in sms, ricopiare sull’agenda, far viaggiare via web… Talismano, oroscopo, cioccolatino, schegge di luce o di consolazione: usateli come volete. Troverete anche le mie interviste, i miei articoli di moda, i miei colpi di fulmine in giro per il mondo. E, ovviamente, i miei libri.
Mi potete anche trovare (a volte) in Piazza Unità a Trieste: la città dove sono nata, dove non ho mai vissuto, ma che continuo testardamente a considerare mia. Se vi avvicinate abbastanza, mi riconoscerete. Se non altro, dal profumo di rose.