L’amore semplice, quello che tieni in tasca.

“Sotto le tue dita io sono una castagna bruna.

Così respira in tasca ai bambini.

E la buccia, che punge tanto,

l’ha rotta l’amore

con colpi verdi”. 

(Jan Skàcel) 
L’amore semplice, quello che tieni in tasca. 

 Mi sono tornati in mente, questi versi del poeta ceco Jan Skàcel (tratti da “Il colore del silenzio”, Metauro edizioni), mentre camminavo per i viali di quest’autunno, questo strano, sospeso, pandemico autunno. Eppure ci sono, come sempre, le foglie per terra, che mi fermo a guardare, raccogliere, fotografare (lo so, faccio ridere, ma in fondo Instagram è un modo per fermarsi e dire grazie a una piccola cosa bella); ci sono le castagne “matte” dalla buccia lucida e levigata, così morbide da toccare e tenere in tasca; ci sono le zucche arancioni comprate al mercato in un giorno di pioggia. E quindi penso: l’autunno ci insegna anche questo, a fermarsi sulle piccole, semplici cose che ci rendono felici, come le foglie nei viali. Resistenza emotiva.

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