“Amore, quante strade per giungere a un bacio
che solitudine errante fino alla tua compagnia.
I treni continuano a rotolare soli con la pioggia.
A Taltal ancora non albeggia la primavera”.
(Neruda)
Quanto manca. Fino a te.
Neruda, il poeta dei miei 15 anni. Rileggo le sue parole e mi sento ancora lì, ad aspettare che albeggi la primavera.
Mi sono sempre chiesta dove fosse Taltal, un nome che sembra un luogo di fiaba, e oggi l’ho googlato: una località al mare, in Cile (Pablo Neruda, 1904-1973, infatti era cileno), con lunghe spiagge di sabbia e vento. E una lunga storia di miniere di rame e nitrato di potassio. Dall’altra parte del mondo… Ma quella “solitudine errante”, quei “treni che continuano a rotolare soli con la pioggia”, erano anche i miei, sognando un primo amore, sognando un amore.
Anche se adesso, confesso, rileggendolo, più che altro mi chiedo quanto manchi alla fine della pandemia!