Credere alla primavera.

“Non so cosa ci sia stato fra di noi ma è stato forte, denso, come l’aria umida e l’odore di tutte le cose verdi pronte a fiorire. Può darsi che sia stata solo la primavera”
(Lily King)
Credere alla primavera.

Finalmente sono spuntate le peonie nel mio giardino. Finalmente andando in bici, verso sera, i viali sono profumati. Finalmente le città vivono, il verde si arrampica, esplode. E il libro giusto per questa tardiva primavera è stato, per me, “Scrittori e amanti”, di Lily King (Fazi Editore). Per riprendere coraggio, in sé e nell’amore. Con leggerezza.


Non solo. Cominciano a fiorire le prime rose e per me andare al roseto cittadino (la foto l’ho scattata lì) e nei giardini, in questi giorni, è una festa. In più – io che uso solo profumi alla rosa, e da anni sono affezionata a Ikebana Rose di Hermès – ho nuove fragranze da provare: Floris, Les Roses de Rosine, Maison Rebatchi, Maison Francis Kurkdjian…E ho anche finito di leggere “Una rosa sola”, l’ultimo romanzo di Muriel Barbery: ricordate L’eleganza del riccio? Che non mi è molto piaciuto, ma consiglio per teletrasportarsi a Kyoto. Insomma, un’overdose di petali e rose. Per fortuna!

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